Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo del Pungolo Rosso: Al confine tra Bielorussia e Polonia l’Europa “patria dei diritti umani” sta facendo il proprio autoritratto, e ne vien fuori un’accozzaglia di stati e statisti uno più infame razzista dell’altro, dall’una e dall’altra parte del confine. Naturalmente la stampa dell’Unione europea tuona in coro contro il “dittatore Lukashenko” e il grande puparo Putin che lo muoverebbe come una sua marionetta, esempi
Continua a leggereAutore: davide
No al green pass: inefficace contro il virus, utile solo a distrarre, dividere e reprimere i lavoratori – Tendenza internazionalista rivoluzionaria
Come mesi fa siamo stati contrari al decreto Draghi che ha stabilito l’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario, e abbiamo difeso gli infermieri che si sono opposti ad esso; così ora siamo contro il green pass in quanto strumento di propaganda inefficace nel contrasto del Covid-19, e utile soltanto a deviare l’attenzione dell’opinione pubblica e a scaricare sui singoli (in primo luogo sui proletari scettici sul vaccino, spaventati, disinformati
Continua a leggereI lavoratori tunisini e il colpo di stato
La crisi istituzionale tunisina è arrivata al capolinea, con il colpo di stato “democratico” del presidente Kais Saied. Inevitabili le conseguenze sull’intero quadro nord africano e medio orientale. Di qui l’attenzione di tutte le borghesie arabe, ma anche di Turchia, Francia e Italia. Saied cavalca l’onda lunga del malcontento popolare e proletario, per proporre una soluzione autoritaria. Soluzione che ovviamente non andrà a vantaggio del generoso movimento di protesta che a intervalli regolari occupa le piazze denunciando la situazione di disoccupazione, lavoro nero, crollo dei redditi e da ultimo fallimento della assistenza sanitaria. Un movimento che già dal 2013 ha registrato come tutte le promesse della politica borghese all’indomani della cacciata di Ben Ali siano andate deluse e che deve emanciparsi in nome dei suoi interessi di classe.
Continua a leggereInsegnanti nuovi protagonisti delle lotte in USA
Le lotte degli insegnanti Usa fra il 2018-19 si sono caratterizzate per avere affiancato a richieste prettamente di categoria (lotta contro i tagli salariali), pressanti richieste per conservare alla scuola pubblica un livello di qualità nell’interesse degli studenti. Separati distretto per distretto, vincolati da pesanti leggi antisciopero, minacciati ogni anno di non essere riassunti, hanno creato una rete di solidarietà (Red for Ed), che si è collegata alle associazioni di
Continua a leggereLo sciopero a oltranza dei minatori dell’Ontario – Canada
Poche ore dopo l’inizio dello sciopero nel complesso minerario di Sudbury (Ontario-Canada) da parte dei 2600 minatori della VALE Inco nickel (nota 1), la compagnia ha chiamato la polizia contro gli scioperanti impegnati in un picchetto, perché “erano troppo numerosi”. I minatori sono membri della United Steelworkers (USW), sezione locale 6500 (nota 2), ma hanno respinto compatti (presenti l’87% degli addetti, vota no il 70%) l’accordo raggiunto da azienda e
Continua a leggereElezioni USA: presidenziali shock
La vittoria di Trump è un’occasione per riflettere sulle prospettive di una politica rivoluzionaria in una metropoli capitalistica oggi. Unanime è l’interpretazione che si è trattato di un VOTO ANTI-ESTABLISHMENT degli strati profondi del proletariato, in primis bianco, che negli ultimi anni ha visto peggiorare le proprie condizioni e si sente sempre più minacciato dalla globalizzazione, man mano che il lavoro USA perde la briciole (e anche bocconi) che in
Continua a leggereTERRORISMO PADRONALE ALLA PIAGGIO : I LAVORATORI NON SI FANNO INTIMIDIRE
Il governo ha approvato i primi decreti attuativi del cosiddetto jobs act e i capitalisti, grandi, medi e piccoli, sentitamente ringraziano. Per loro, dopo decenni di pressioni si sta per realizzare un grande sogno: ritornare ai tempi “gloriosi” in cui, come stabiliva la costituzione liberale per eccellenza, lo Statuto Albertino, “la proprietà privata è sacra e inviolabile”, i tempi in cui il padrone nella sua fabbrica era il dio in
Continua a leggereAuschwitz, ovvero il grande alibi
Presentiamo su suggerimento di alcuni compagni questo articolo di Programma Comunista dedicato al giorno della memoria. Ciò che troviamo apprezzabile nell’articolo è l’affermazione che non è con le battaglie ideologiche che si combatte il razzismo, di cui l’antisemitismo è una componente sostanziosa. L’antisemitismo degli anni quaranta come il razzismo di oggi è figlio di determinati rapporti di classe, non effetto di una aberrazione ideologica. E’ assolutamente giusto ribadirlo. Ci sono
Continua a leggereContro il terrorismo di stato sionista
Per l’autodeterminazione del popolo palestinese, per l’unione del proletariato palestinese e israeliano contro i loro sfruttatori, per un fronte unico proletario mediorientale contro ogni borghesia ed ogni imperialismo, per la rivoluzione, per il socialismo. L’ attacco da terra da parte dello Stato sionista di Israele, espressione di una borghesia espansionista e colonizzatrice, sta facendo l’ennesima strage tra le popolazioni civili di Gaza, “coadiuvato” in questo da una borghesia palestinese tanto
Continua a leggereIl caos libico frutto avvelenato della guerra “umanitaria” per il petrolio
I frutti dell’intervento “umanitario” eurostatunitense del 2011 in Libia sono sotto gli occhi di tutti. Il paese è nel caos e le due principali città sono sotto assedio. Più che uno scontro fra due fazioni è una guerra di tutti contro tutti in cui si intrecciano rivendicazioni autonomiste e tribali, interventi di bande locali e di militari allo sbando, scontri interimperialisti per il controllo dei pozzi. Nel 2011 a fronteggiarsi
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