Nel crescente caos dei rapporti inter-imperialistici… TIR – Iskra – Movimento 7 novembre

Nel caos crescente dei rapporti inter-imperialistici, è sempre più evidente che la tendenza allaguerra è ormai dominante e guida le mosse di tutti gli Stati, a partire dalle grandi potenze.Il declino dell’egemonia degli USA e l’emergere della Cina, potenzialmente in grado di insidiarnela leadership mondiale, ha assestato un colpo mortale alla vecchia divisione del mondo, avviandola fase della sua ridefinizione globale e lasciando intravvedere la prospettiva di un conflittomondiale dalle

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E’ uscito il n. 85 di Cub Rail, con il n. 3 del “Bollettino dei ferrovieri contro la guerra”

Qui di seguito una sintetica presentazione del numero 85 di Cub Rail, giornale dei ferrovieri Cub Trasporti, uscito il 7 aprile 2025. Le tre vignette autoprodotte (“del Marchio”) sono dedicate al duo Trump-Musk. L’editoriale  è una breve riflessione di un attivista rispetto agli insegnamenti dell’esperienza dell’Assemblea Nazionale Pdm-PdB (macchina-bordo). Sono presenti le consuete e consolidate rubriche (“Detto da loro”, “Ode a chi non ode”,  “Oggetti Misteriosi”, “Chronicub” Italia-Ticino-Grigioni, “Rubrica musicale”, “biografie

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I lavoratori marocchini sfidano la macchina bellica sionista, e si preparano a bloccare le navi Maersk che portano in “Israele” componenti di F-35

Rilanciamo questo post dei GPI che denuncia ancora una volta la “complicità attiva e strutturale” della multinazionale danese Maersk nel genocidio in corso a Gaza e nella devastazione di tutta la Palestina per mano dell’asse stato sionista/Stati Uniti/Italia/Unione europea. E dà conto della solidarietà proletaria al popolo e alla resistenza palestinese, che viene dai portuali del Marocco affiliati all’Union marocaine du travail (UMT), che si preparano a bloccare le navi

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Il clan degli oligarchi semi-fascisti che sta dietro Trump – podcast

Seconda puntata dei podcast del nostro blog dedicati all’amministrazione Trump, incentrata questa volta sul clan degli oligarchi. A stare alle ricostruzioni romantiche e romanzate della stampa mainstrem – in italiano si traduce: servile verso i poteri forti del capitale – si tratterebbe di “angeli ribelli”, ribelli alle convenzioni, alle tradizioni, perfino ai poteri politici costituiti. Ma ad esplorare cosa sono, cosa fanno, le loro società (Palantir, OpenAI, Amazon, Meta, Neuralink, X, Netscape,

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Il boia Netanyahu accolto con tutti gli onori a Budapest dal filo-russo Orban (Italiano – English)

Nei giorni scorsi ha fatto la sua comparsa in Europa il boia Netanyahu. Ad accoglierlo con tutti gli onori è stato il più filo-putiniano dei governanti europei, il fascisteggiante Orban, grande amico di Salvini e simili. Ci sono state piccole manifestazioni di protesta – una delle quali documentiamo in questo video che ci è stato inviato da Budapest. I dimostranti gridano, giustamente: Netanyahu killer. Per Orban, invece, lo stato sionista

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Un ex-pilota israeliano chiede la fine del genocidio a Gaza

Un ex-pilota dell’aviazione israeliana, Yonatan Shapira, che già in precedenza abbiamo ospitato su questo blog, ha dato negli scorsi giorni un’intervista all’agenzia di stampa turca Anadolu che val la pena di riportare. Non rivela fatti nuovi, ma c’è un giudizio lucido su quanto sta avvenendo a Gaza, ed è significativo che a darlo sia un ebreo cittadino israeliano, anti-sionista ovviamente. Purtroppo, finora almeno, le defezioni dalle forze armate sioniste appaiono limitatissime per

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“La nuova bozza di accordo tra Stati Uniti e Ucraina è terribile”

Poiché nulla di chiaro, e tanto meno di ufficiale, arriva sui colloqui tra l’amministrazione Trump e Zelensky (cosa più che comprensibile trattandosi di una rapina a mano armata), riprendiamo qui la pre-valutazione che ne fa il deputato della Rada ucraina Zheleznyak, già in altra occasione critico nei confronti del governo per la sua indifferenza alle necessità della spesa sociale. Ciò che egli sostiene è, quanto meno, verosimile. E conferma in

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I mostruosi costi della guerra (II)

Con la messa in rete di questa nuova immagine continuiamo a fornire degli strumenti di agitazione utili a contrastare – a livello di massa – la martellante propaganda di guerra che in Italia, come in tutta l’Europa occidentale, è partita con l’intero apparato dei mass media di regime mobilitato allo spasimo. Il ministro Crosetto, ad esempio, da azionista e dirigente dell’industria bellica qual è, già sta vendendo al pubblico la

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Argentina: un altro 24 marzo di massa contro la repressione e il negazionismo di Milei e Bullrich – da “Prensa Obrera”

Il grande evento indipendente organizzato ieri 24 marzo dall’Incontro Memoria Verità e Giustizia in Plaza de Mayo a Buenos Aires e in molte altre città dell’Argentina nella ricorrenza del 49^ anniversario del colpo di stato militare del 24 marzo 1976 ha avuto un’imponente partecipazione proletaria e popolare. Ne riprendiamo la cronaca dal sito “Prensa Obrera”, su cui potrete trovare un’informazione anche visiva assai più ampia. Per parte nostra ci limitiamo

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