Ferrovieri samurai?

I padroni, in questi tempi della grande guerra competitiva, ci vogliono arruolati nei loro eserciti. Con le braccia, e con la mente. Le braccia, quando reggono, ce le pagano poco. La mente, ce la vogliono plasmare, motivare. Le nostre braccia e la nostra mente al servizio della loro guerra contro gli altri eserciti di lavoratoti sul mercato mondiale. Non basta lavorare, sempre di piu’, sempre peggio, a ritmi e produttività

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Caro compagno Carlo Marx

Caro compagno Carlo Marx, Non avresti mai immaginato, Tu che hai dedicato, insieme al Tuo amico Federico, la Tua vita e le Tue opere a noi, di essere ricordato, riscoperto ed evocato proprio dai rappresentanti di quella classe sociale che hai sempre combattuto. E pensare che per un secolo gli hai agitato i sogni ai padroni, o no? E già, caro compagno, ricorrono a Te perché con tutte le loro

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Africa, contesa senza fine

Accelerazione dello sviluppo economico; enormi di risorse minerarie, energetiche e agricole; rilevante domanda di importanti infrastrutture; grandi disponibilità di forza lavoro a basso costo; ampie superfici coltivabili non ancora sfruttate (è stato calcolato che con i mezzi disponibili l’Africa potrebbe nutrire 7 miliardi di persone – l’attuale popolazione mondiale). Sono i principali fattori che attraggono potenze occidentali e paesi emergenti nel continente africano in una “nuova contesa per l’Africa”. Gli

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[Usa] Quinta notte di proteste ad Anaheim

Quinta notte di scontri e proteste in California dopo l’uccisione di due ragazzi da parte della polizia di Anaheim. La scorsa notte la polizia ha arrestato 24 persone coinvolte negli scontri. Sabato scorso Manuel Diaz un ragazzo di 24 anni, è stato ucciso in strada dopo aver tentato la fuga da un controllo di polizia. Disarmato, non aveva provocato alcun tipo di offesa verso gli agenti. Domenica 22 luglio il

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A CARLO PER IL FUTURO DELLA RIVOLUZIONE!

Il nome di Carlo Giuliani, come il movimento di massa di Genova 2001, non possono essere associati a pretese giustizialiste ne’ ad utopistiche quanto concertative richieste di “diritto alla libertà di manifestare”. Noi non abbiamo da chiedere galere per nessuno, e deleghiamo alla dinamica dei rapporti di forza tra le classi la possibilità o meno di lottare, nelle forme storicamente e politicamente necessarie. Restiamo per una società senza galere, senza

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Siria, lo stallo della rivolta

[Pubblichiamo un articolo di pochi mesi fa sulla recente situazione politica e sociale in Siria] La rivolta è scoppiata nei primi giorni di febbraio, nelle aree del Nord e dell’Est, rovinate dalla siccità, come Daraa, si è estesa al centro petrolifero di Dayr az Zawre, ha coinvolto Hama e Homs, roccaforti dell’opposizione sunnita e il ricco porto di Latakia, e infine i sobborghi di Aleppo e Damasco, che fino a

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Dopo la Libia il copione si ripete

Dopo la Libia il copione si ripete, riprendiamo l’iniziativa contro la nuova guerra imperialista! Mentre si susseguono le notizie sulle “stragi di civili”, sui “bombardamenti indiscriminati” su Homs, eletta già dai media a “città-martire” della Siria, l’imperialismo della triade Usa-Ue-Israele si scopre ancora una volta “rivoluzionario” e prepara l’ennesima aggressione contro un paese che rappresenta un tassello centrale per l’accerchiamento ai danni dell’Iran da un lato, e per la definitiva

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Hegel, Marx ed il lavoro tra filosofia e politica

Il tema del lavoro umano è da lungo tempo oggetto di studio e di analisi. Storici, filosofi, teologi, politici, sociologi e altri ancora hanno affrontato la questione da molteplici punti di vista, senza peraltro che sia nata una soluzione univoca, sia cioè maturata una definizione che dica ciò che il lavoro umano è e quali sono le sue note peculiari e distintive. La categoria del lavoro, dopo molti studi, non

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Lettera aperta a padre Mario ed a frà Marchionne

…Ma, er culo, non lo volete? Prima avete tagliato pensioni e salari, posti posti di lavoro ed art.18. Adesso tocca a ministeri, ospedali ed università. Adesso tocca agli statali: fuori in 200.000! D’altra parte, anche voi, cari tecnici, avete i vostri esami in Europa, che non finiscono mai. Dovete fare bene i vostri “compiti a casa”, qui in Italia, e tenere a posto i conti. E si sa, i conti

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7 luglio 1962, Torino, piazza Statuto. QUATTRO GATTI SELVAGGI

Altro che tetti! Sulla sede della U.I.L., ci arrampicammo, allora. Si che l’aveva fatta grossa, la U.I.L., insieme al Sida, a firmare l’accordo bidone separato con la Fiat. Aivoglia Fiom e Fim, P.c.i. e C.g.i.l. a frenarci, e celerini a caricare. Niente da fare. La rabbia era piu’ forte, e l’obiettivo chiaro, la sede U.I.L. di piazza Statuto. Attaccata e distrutta. Quando è troppo, è troppo. A 50 anni da

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