USA, RUSSIA
REPUBBLICA Ven. 5/5/2006
Il vice presidente Usa a Vilnius: il gas come strumento
di ricatto
VILNIUS – Durissimo attacco del vice presidente
americano Dick Cheney alla Russia, accusata di aver limitato i diritti
democratici mettendo così a rischio i legami con Stati Uniti ed Europa. «America
ed Europa vogliono vedere la Russia nel gruppo delle democrazie ricche – ha
detto il vicepresidente americano intervenendo ad un convegno in Lituania sui
progressi democratici nei paesi dell´ex blocco sovietico – ma i nemici della
democrazia in Russia stanno cercando di annullare i progressi registrati nel
passato decennio. Il governo ha limitato i diritti in modo ingiusto e non
appropriato – ha aggiunto – ed altre azioni del governo russo sono state
controproducenti e possono iniziare ad influenzare le relazioni con gli altri
paesi». «In molti aspetti della società civile – ha detto Cheney nel suo
intervento – dalla religione alla stampa, all´associazionismo, ai partiti
politici, il governo russo ha indebitamente ristretto i diritti della gente». E
Mosca per di più usa l´arma energetica come arma di pressione: «Non si
difende alcun interesse legittimo usando petrolio e gas come strumenti per
intimidazioni o ricatti, manipolando i rifornimenti o cercando di
monopolizzarne il trasporto».
La replica russa non si fa attendere: «Preferiremmo che i partecipanti al
vertice vedessero la Russia, un grande paese, come un fattore positivo della
politica internazionale, anziché come un soggetto di discussione», ha detto
da Mosca il viceministro degli esteri Grigori Karasin.
Ma che il meeting di Vilnius vertesse sulle critiche al neo-autoritarismo del
Cremlino e alle posizioni spesso conflittuali emerse fra Mosca e Washington
negli ultimi anni non è una sorpresa per nessuno: al summit di Vilnius
partecipano peraltro pochi estimatori del Cremlino. Promotori ne sono stati i
presidenti lituano Valdas Adamkus e polacco Lech Kaczynski, sono presenti i
protagonisti delle rivoluzioni colorate come l´ucraino Viktor Iushenko e il
georgiano Mikhail Saakashvili, oltre ai presidenti moldavo Vladimir Voronin, al
bulgaro Georgi Purvanov, al romeno Traian Basescu, al lettone Vaira
Vike-Freiberga e all´estone Arnold Ruutel. Per l´Ue, è a Vilnius l´Alto
commissario per la politica estera e di sicurezza Javier Solana; per gli Usa un
Cheney particolarmente critico.