
L’impudenza con cui i mass media e le autorità di stato – facendo propri i diktat dei centri di potere sionisti – manipolano il ricordo dello sterminio della massa degli ebrei, avvenuto in Europa (non certo nel mondo arabo) per mano del nazismo e del fascismo, entrambi prodotti del capitalismo imperialista europeo, tocca quest’anno un nuovo apice. Perché, oltre a nascondere, come al solito, la stretta relazione di quello sterminio con la guerra mondiale inter-imperialistica e il complice silenzio delle potenze democratiche e del Vaticano (perfettamente al corrente di tutto), vorrebbero impedirci di gridare che oggi il genocidio è a Gaza. Che oggi (e da più di un secolo) la pulizia etnica è in atto in Palestina per mano proprio dello “stato degli ebrei”. Che giorno dopo giorno questa macchina coloniale di distruzione e di morte ha fatto suoi temi ideologici e metodi di oppressione e umiliazione tipici del nazismo. E li ha fatti propri sotto l’incondizionata protezione delle potenze democratiche, che oggi come ieri sono complici del nazifascismo, e primatiste in tutte le moderne operazioni di sterminio. Del resto Trump lo ha appena dichiarato: gli Stati Uniti sono a favore della pulizia etnica totale di Gaza e della deportazione dei palestinesi di Gaza in Egitto e in Giordania. L’Europa della von der Leyen-Meloni non la pensa diversamente, ha solo un tocco d’ipocrisia in più.
Davanti a questa crescente impudenza, e contro di essa, abbiamo deciso di ripubblicare, cambiandogli titolo e integrandolo, il Dossier “No alla memoria a senso unico” che mettemmo in rete un anno fa. Le due integrazioni sono:
1) un nostro post dedicato al DDL 1004, teso a colpire ogni forma di critica allo stato sionista, che in questi giorni sta iniziando il suo cammino in Parlamento;
2) l’articolo di Robin Philpot, ripreso da Counterpunch, che illustra come Einstein si oppose alla colonizzazione sionista e predisse, insieme ad Hanna Arendt, “l’attuale catastrofe”, definendo il partito di cui oggi è capo Netanyahu “un partito molto vicino nella sua organizzazione, nei suoi metodi, nella sua filosofia politica e nel suo richiamo sociale ai partiti nazisti e fascisti“. “Antisemita” anche lui? (Red.)