Comunicato del coordinamento precari scuola Napoli

In relazione alla repressione nelle scuole napoletane, pubblichiamo questo appello del Coordinamento Precari Scuola Napoli

“Siamo docenti precari da più lustri; appena due giorni fa, una sentenza dell’Unione Europea ha stabilito che il nostro paese, mantenendoci in condizione di precarietà professionale ed esistenziale per anni e anni e negando la continuità agli studenti, ha violato e viola quella legalità e quella giustizia di cui ipocritamente la “società civile” si riempie la bocca quando si tratta di punire e criminalizzare gli studenti che lottano e si agitano per ottenere il rispetto del diritto allo studio, al lavoro e al futuro.

Condanniamo, insieme agli studenti dei Collettivi degli istituti di Napoli e provincia con cui sfiliamo da anni per le strade e le piazze di Napoli, e di cui conosciamo l’impegno, la serietà, la generosità nello sforzo e l’alto senso di responsabilità, tutti gli atti di vandalismo che si sono verificati in alcune scuole, ma troviamo ributtante e preoccupante la bassa strumentalizzazione, da parte di alcuni “tutori dell’ordine” e alcuni dirigenti, unitamente a giornalisti senza coscienza e asserviti ai poteri forti (Caltagirone), di pochi episodi incresciosi, allo scopo di screditare gruppi che da anni presidiano territori sfregiati, per evitare speculazioni ulteriori, e di depotenziare la sacrosanta battaglia contro la liquidazione della Scuola pubblica, la Scuola della Costituzione, della promozione sociale e dell’uguaglianza tendenziale.

La legalità non può essere intermittente, né il suo rispetto può essere a carico delle sole vittime di governi non eletti da nessuno, e perciò illegittimi: precari, studenti senza prospettive, disoccupati, senzatetto, cassintegrati e ammalati a causa della devastazione ambientale. In ogni caso, poi, la Storia insegna che chi pensa o impara a pensare per mestiere ha il dovere di prendere posizione e difendere quel che ritiene sia giusto, anche se ciò dovesse apparire contrario a ciò che è legale, a ciò che viene prescritto da provvedimenti che appaiano iniqui, classisti e liberticidi.

Non sono le LIM che regaleranno un futuro di felicità e occupazione agli studenti, che ne sono consapevoli e si sentono beffati, né sono lo Sbloccaitalia, la “Buona Scuola” e il Jobs Act che faranno progredire il paese; questi strumenti, anzi, costituiscono la mascheratura, materiata e normativa, di quella che si configura come una vera e propria rifeudalizzazione del paese e del lavoro.

I Precari sono e restano vicini agli studenti in lotta, e denunceranno le menzogne del governo e della stampa insieme a loro, in scienza, coscienza e resistenza”.

Coordinamento Precari Scuola Napoli