La Germania vuole una risoluzione veloce degli scontri
armati in MO, presupposti: liberazione soldati israeliani, fine degli attacchi
a Israele, ritiro delle truppe israeliane dalla striscia di Gaza
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Il presidente SPD, Beck, l’armistizio il più presto
possibile. -
La cancelliera Merkel e il presidente russo Putin per
risolvere la crisi sarebbero favorevoli (secondo comunicazioni del Cremlino) all’intervento
del C.d.S. ONU. -
All’opera i servizi segreti tedeschi, in contatto con
Hamas e hezbollah. L’iniziativa dei servizi tedeschi sarebbe stata concordata in
cooperazione con i servizi russi, un accordo preso a fine giugno tra Steinmeier
e Lavrov (smentito ufficialmente). -
Il parlamentare europeo CDU, Brok, favorevole a
missione internazionale, contrario a partecipazione di truppe tedesche, la Germania
non può avere una posizione di equidistanza tra Israele e Arabi neppure a 60
anni dalla fine della guerra; le truppe dovrebbero provenire da diversi paesi e
comprendere il più possibile contingenti dei paesi arabi. «Non si deve assolutamente
giungere ad uno scontro tra NATO e arabi», in risposta. La Bundeswehr opera già
al limite delle sue possibilità. -
Verdi hanno proposto l’intervento della NATO.
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La Germania ha già fatto opera di mediazione per uno
scambio di prigionieri tra Israele e hezbollah nel 1996, grazie al CDU Schmidbauer
coordinatore dei servi segreti presso la cancelleria; poi ancora nel 1999.
Nel 2004 Steinmeier, nella qualità di capo della cancelleria, prese parte
a negoziati per scambio di prigionieri, con il ruolo centrale di Ernst Uhrlau,
coordinatore al tempo della Cancelleria per i servizi.
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