Premessa . Questo articolo è il primo di una serie e non presume di dire tutto, ma solo di dare un inquadramento generale ad articoli che seguiranno. Molte delle informazioni, soprattutto le cifre, sono nelle note per rendere più scorrevole il ragionamento.
Il primo dato interessante del PNRR è l’elasticità della cifre a disposizione, sia quella complessiva che quelle al dettaglio. Ad aprile 2021 Draghi parlò di un PNRR di 248 miliardi, ad agosto la cifra totale era cambiata: 235,1 miliardi.
Come è noto PN sta per Piano Nazionale e RR fa riferimento al Recovery and Resilience Facility europeo (da adesso RRF), che ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e vale 191,5 miliardi di €. A questi fondi sono stati aggiunti 30,6 mld del Fondo Complementare – FC (istituito da Draghi con DL 59/21 e ottenuto dalla UE come scostamento di bilancio per l’emergenza Covid, nel periodo 2021-23). Un’ulteriore aggiunta sono i 13 miliardi del React-EU (stanziati dall’Europa nel dicembre 2020 e da spendere entro il 2023).
Si arriva così a 235,1 miliardi che sono quelli in base a cui è stato steso il Piano.
Da questo primo crudo numero si deduce che il debito di cui i lavoratori italiani sono stati caricati con il PNRR è di 153,2 miliardi (122,6 mld del RRF e 30,6 mld del FC, che è anch’esso debito – nota 1). Parliamo di lavoratori e non di ”italiani”, perché i lavoratori dipendenti che valgono il 47% del Reddito Nazionale pagano il 75% del gettito fiscale! Grazie alla flat tax introdotta dal governo Conte I a parità di reddito i lavoratori dipendenti pagano 3,4 volte tasse di quello che pagano piccoli e grandi borghesi. Dimostreremo negli articoli che via via produrremo come ben poco di tutto ciò arriverà ai lavoratori e “alle donne e i giovani”, tanto citati da Draghi.
(cfr. PM dic. 2021 Una riforma fiscale per i ricchi)
Come è noto la UE ha vincolato i fondi alla realizzazione di 6 “Missioni” suddivise al loro interno in “Componenti” (in tutto 16). E se non fosse già complicato da capire, tutto cio si articola intorno a 3 assi strategici (digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale) e il tutto fra riferimento a 3 assi trasversali (donne, giovani, Mezzogiorno). Anche i fondi del React EU sono vincolati (soprattutto su donne, giovani, lavoro) e si è deciso di spalmare il FC con le stesse modalità (nota 2).
In sintesi viene così fuori una prima bruta suddivisione, riassumibile così:
Missioni | FC. | RRF | REACT EU | Totale |
M1. digitalizzazione, innovazione, cultura | 8,54 | 40,37 | 0,80 | 50,07 |
M2. Rivoluzione verde etransizione economica | 9,32 | 59,33 | 1,31 | 69,96 |
M3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile | 6,33 | 25,13 | 0 | 31,46 |
M4. Istruzione e ricerca | 1 | 30,88 | 1,93 | 33,81 |
M5. Inclusione e coesione | 2,56 | 19,81 | 7,25 | 29,62 |
M6. Salute | 2,89 | 15,63 | 1,71 | 202,3 |
Totale | 30,6 | 191,5 | 13 | 235,1 |
Un’altra condizione vincolante dell’Europa è che il Sud riceva in media il 40% dei fondi, mentre il 5% deve andare in “trasferimenti alle famiglie”
Qui finisce il ruolo condizionante dell’Europa, perché all’interno di queste macro indicazioni. E’ Piano scritto dal governo Draghi e sottoscritto dal Parlamento che decide dove mettere i soldi e in che proporzione. E’ una loro responsabilità!
. Il ruolo dell’Europa naturalmente sarà di verificare che i soldi siano davvero stati investiti. Se (come è sempre successo nei decenni precedenti) gli obiettivi non fossero realizzati e i soldi non spesi, l’Europa interromperebbe i versamenti.
Chi gestisce i soldi?
Nella fase iniziale le “Amministrazioni centrali” cioè i Ministeri, che però, per realizzare gli investimenti, devono delegare almeno il 36% dei fondi a Regioni, Province, Comuni e alle 14 Città metropolitane oltre agli enti coinvolti, ad es. RFI (Rete Ferrovie Italiane), Anas ecc.
Un’analisi della distribuzione delle risorse ministero per ministero (nota 3) ci dice che ai Ministeri retti da politici riconducibili a un partito (11 in tutto) è stata affidata la gestione di 71,49 Mld. Di contro sono 163,61 i miliardi assegnati ai ministeri retti da tecnici, funzionari o indipendenti (10 in tutto).
Questo la dice lunga sulla necessità che Draghi ha avuto di rassicurare i grandi creditori internazionali (la UE ma anche quelle Banche, Fondi ecc. esteri che possiedono il 30% del debito italiano). Bisognava garantire che la gestione non fosse condizionata troppo dalle necessità dei partiti che sono in continua campagna elettorale. E del resto questo condizionamento internazionale si è visto benissimo nella elezione del Presidente della Repubblica. Mattarella per il suo e Draghi come premier devono rispondere innanzitutto alla grande borghesia italiana e alla finanza internazionale (nota 4).
Comunque Draghi la mediazione coi partiti la deve fare. Giorgetti (Lega) e Speranza (Articolo 1) sono quelli che hanno in gestione le quote maggiori (25 e 20 miliardi), per gli altri le cifre sono assai minori (Orlando 9,1 mld – Franceschini 5,7 – Patuanelli 4,9 – Garavaglia 2,4 ecc.). E nella cabina di regia accanto allo stesso Draghi, a parte i Ministri di volta in volta coinvolti, ad es. Bianchi per l’Istruzione quando si parla della Missione 4, sono sempre presenti Gelmini (FI) per gli Affari Regionali, Carfagna (FI) per il Sud, Dadone (M5S) per la Pubblica Amministrazione, Fedriga (Lega) per la Conferenza delle regioni, Decaro (PD) per l’ANCI nazionale.
A dicembre 2021 Draghi dichiara che la maggior parte dei fondi è stata ripartita e assegnata e sono stati raggiunti i 51 obiettivi e traguardi che ci si era impegnati a realizzare nel secondo semestre 21.
L’assegnazione e la ripartizione dei fondi è avvenuta lontano dalle telecamere , quasi in sordina. Sulla trasparenza “democratica”, ci sarebbe molto da ridire.
Un solo esempio: la M1C2.2 (nota 4) prevede l’assunzione di 1000 esperti per 3 anni a supporto degli enti locali che ne facciano richiesta per realizzare progetti, presentare rendicontazioni, ecc. relativi al PNRR. Il relativo DL (80/21) è entrato in vigore il 29 novembre. Peccato che regioni e province avrebbero dovuto candidarsi a ricevere gli esperti e presentare un piano territoriale entro il 5 novembre. Quindi l’impressione che governo, ministeri ecc. utilizzino “canali informali”, sostiene open polis. E se gli stessi metodi si applicassero ad appalti o altro?
Nota 1 – dei 191,5 mld del PNRR infatti 68,9 sono sovvenzioni a fondo perduto
Nota 2 – La cifra stanziata dalla UE va spesa in sei anni, dal 2021 al 2026, divisa per semestri (11 in tutto); ad ogni semestre l’Italia relaziona su quanto ha realizzato riforme (target) e traguardi raggiunti (milestone). La UE ha 2 mesi di tempo per valutare e poi versare la rata spettante di 24,138 miliardi per ogni semestre. Tuttavia all’Italia sono stati anticipati nell’agosto dell’anno scorso 24,9 miliardi. Quindi, per il secondo semestre ’21, l’Italia riceverà 21 miliardi, perché dovrà cominciare a restituire l’anticipo di agosto in tranche di 3 miliardi l’una.
Nota 3
RISORSE MINISTERO PER MINISTERO
RRF | Altro | Obiettivi | 2021 | Titolare attuale | ||
Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile | 40,4 | 21,0 | 61,4 | 57 | 7 | Enrico Giovannini |
Ministero della Transizione ecologica | 34,7 | 5,06 | 39,76 | 77 | 7 | Roberto Cingolani |
Min. dello Sviluppo Economico (MISE) | 18,2 | 6,8 | 25,00 | 25 | 3 | Giancarlo Giorgetti (Lega) |
Min. della Salute | 15,63 | 4,6 | 20,23 | 28 | 1 | Roberto Speranza (Leu) |
Min. dell’Istruzione | 17,59 | 17,59 | 20 | 0 | Patrizio Bianchi | |
Min. per al Transizione economica e l’economia digitale MIMS | 14,3 | 1,4 | 15,7 | 71 | 2 | Vittorio Colao |
Min. Università e Ricerca MUR | 11,73 | 11,73 | 24 | 3 | Maria Cristina Messa | |
Min. Interno | 12,5 | 12,5 | 12 | 0 | Luciana Lamorgese | |
Min. Lavoro e Politiche Sociali | 7,3 | 1,8 | 9,1 | 22 | 2 | Andrea Ofrlando (PD) |
Min. Cultura | 3,25 | 2,48 | 5,73 | 17 | 0 | Dario Franceschini (PD) |
Min. Poliche agricole, alimentari e forestali | 3,7 | 1,2 | 4,9 | 13 | 0 | Stefano Patuanelli (M5Stelle) |
Min. Giustizia | 2,7 | 2,7 | 17 | 4 | Marta Cartabia | |
Min. Turismo | 2,4 | 2,4 | 17 | 6 | Garavaglia (Lega) | |
Min. Sud e Coesione territoriale | 1,3 | 1,3 | 10 | 1 | Maria Rosaria Carfagna (FI) | |
PCM Min. Pubbica Amministrazione | 1,27 | 1,27 | 18 | 4 | Renato Brunetta (FI) | |
Min. Affari Esteri e Cooperaz. Internazionale | 1,2 | 1,2 | 2 | 2 | Luigi di Maio (M5Stelle) | |
Min. Economia e Finanze MEF | 0,3 | 0,3 | 43 | 5 | Daniele Franco | |
PCM Dipart. Protezione Civile | 1,2 | 1,2 | 2 | 1 | Fabrizio Curcio | |
PCM Dipart. Sport | 0,7 | 0,7 | 2 | 0 | Valentina Vezzali (Scelta Civica) | |
PCM Min. Politiche Giovanili | 0,6 | 0,6 | 1 | 0 | Fabiana Dadone (M5Stelle) | |
PCM Min. Affari Region. e Autonomie | 0,35 | 0,35 | 2 | 0 | Mariastella Gelmini (FI) | |
PCM Min. Pari Opportun. e Famiglia | 0,01 | 0,01 | 3 | 0 | Elena Bionetti (Italia Viva) | |
PCM Min. Disabilità | 0 | 2 | 1 | Erica Stefani (Lega) | ||
PCM Segretariato Generale | 0 | 23 | 2 | Roberto Chieppa |
Nota 5: M1 sta per missione 1, C2 per Componente 2 della stessa missione , che poi ha una serie di sottoparagrafi.