
Per tutte/i coloro che hanno a cuore la causa della liberazione palestinese dall’oppressione coloniale sionista – la Rete Libere/i di lottare contro il DDL 1660 è decisamente tra questi – la firma della tregua tra lo stato di Israele e le forze della resistenza palestinese è un fatto sotto ogni aspetto positivo.
I bombardamenti israeliani che hanno causato un terribile genocidio a Gaza vengono sospesi. Gli aiuti umanitari vengono sbloccati. Si attua uno scambio di prigionieri. I profughi possono tornare nel nord della striscia di Gaza (anche se vi troveranno la devastazione). L’esercito sionista dovrà ritirarsi dalle posizioni attuali. E’ un respiro di sollievo per la popolazione di Gaza e per la resistenza, dopo 15 mesi di orrende stragi, di carestia, di malattie, di indicibili abusi delle truppe di occupazione, che tuttavia non sono riuscite a spezzare il morale e il coraggio né dei civili, né dei combattenti.
Sarebbe molto ingenuo, però, immaginare che la guerra e l’occupazione di Gaza siano terminate. Non è così. Al contrario, la stessa tregua è appesa ad un filo. Per questo la mobilitazione per imporre la fine del genocidio al governo Netanyahu, agli Stati Uniti e all’Unione europea che l’hanno sostenuto in modo incondizionato, deve continuare con la massima determinazione.
Un momento importante di questa mobilitazione sarà il prossimo 25 gennaio quando in diverse manifestazioni cittadine i GPI e le componenti più militanti dell’associazionismo palestinese vorranno portare il tema dell’aggiornamento della memoria storica dei genocidi. Oggi, infatti, il genocidio è in Palestina. Ed è opera di un potere coloniale che sfrutta cinicamente la memoria dello sterminio degli ebrei in Europa per mano del nazismo, e con la complicità delle democrazie, per affermare il diritto dei sionisti a praticare il genocidio e la pulizia etnica nei confronti dei palestinesi di Gaza e della Cisgiordania.
Il governo Meloni, da fedele fiancheggiatore del colonialismo sionista, ha apprestato un DDL specifico, il 1004, per punire qualsiasi critica allo stato di Israele per qualsiasi crimine da esso compiuto equiparando in modo indegno l’anti-sionismo, che è proprio anche di molti ebrei sparsi nel mondo, con l’antisemitismo.
La nostra Rete, che ha sempre legato la lotta contro il DDL Sicurezza alla denuncia della guerra imperialista in atto – dal massacro in corso tra Nato e Russia in Ucraina ed altrove, allo sterminio in atto in Palestina e fino al baratro di una nuova guerra mondiale – invita alla massima partecipazione alle manifestazioni del prossimo 25 gennaio.
Rilanciamo la mobilitazione di massa contro la guerra, la corsa al riarmo, l’economia di guerra, il governo Meloni! Imponiamo il ritiro definitivo del DDL ex-1660! Denunciamo i DDL 1004, Valditara e Lavoro! Sempre dalla parte del popolo e della resistenza palestinese fino alla liberazione dal colonialismo sionista-occidentale!
25 GENNAIO
ROMA ore 15:00 Piazza Vittorio (corteo)
MILANO ore 15:00 Piazzale Loreto (corteo)
NAPOLI ore 10:30 Piazza Garibaldi
FIRENZE ore 16:00 Piazza Santissima Annunziata (corteo)
GENOVA ore 14:30 Piazza Caricamento (corteo)
BOLOGNA ore 15:00 Giardino Parker-Lennon (corteo)
SASSARI ore 16:00 Emiciclo Garibaldi (presidio)
CAGLIARI ore 18:30 Piazza Costituzione (presidio)
COSENZA ore 18:00 Piazza XI Settembre (presidio)
TRENTO ore 15:00 Piazza Duomo (corteo)