
Per provare a raggiungere l’obiettivo di fare l’Amerika “Great Again”, Trump e la sua banda hanno deciso di scatenare una feroce guerra ai proletari e alle proletarie di tutto il mondo.
Due capitoli essenziali, uniti dalla stessa infame logica da schiavisti, sono il piano di deportazione dei palestinesi da Gaza e il piano di deportazione di milioni di immigrati senza permesso di soggiorno dagli Stati Uniti.
Contro entrambi questi piani stanno cominciando negli Stati una quantità di proteste (per ora limitate per numero di partecipanti). E proprio dagli Stati Uniti e dall’America del Sud è pervenuto l’invito a dare un segnale di lotta internazionale e internazionalista nei giorni 7-8 febbraio contro le criminali politiche anti-immigrati di Trump&Co., con iniziative davanti alle ambasciate e ai consolati degli Stati Uniti nei paesi europei.
Abbiamo accolto questo invito – nei limiti delle nostre possibilità, dati i tempi stretti – organizzando sabato 8, al mattino, un presidio davanti all’ambasciata statunitense a Roma (con circa 200 partecipanti sotto una pioggia battente, con diversi interventi di immigrati dal Sud America) e partecipando con due striscioni nelle dimostrazioni del pomeriggio a Milano e a Firenze con la parola d’ordine: “Gaza, Stati Uniti, Italia: NO alla deportazione dei palestinesi e degli immigrati”.
Naturalmente, non finisce qui. Perché la nostra Rete Libere/i di lottare contro il DDL 1660 è cosciente che nel salto di qualità della repressione statale in corso, i proletari e le popolazioni immigrate sono, per il governo Meloni, un bersaglio primario da colpire.
To try to achieve the goal of making Amerika “Great Again”, Trump and his gang have decided to unleash a fierce war on proletarians and proletarians around the world.
Two essential chapters, united by the same infamous slave logic, are the plan to deport Palestinians from Gaza and the plan to deport millions of immigrants without residence permits from the United States.
Against both these plans, a number of protests are beginning in the United States (for now limited in number of participants). And it was precisely from the United States and South America that the invitation came to give a signal of international and internationalist struggle on February 7-8 against the criminal anti-immigrant policies of Trump & Co., with initiatives in front of the embassies and consulates of the United States in European countries.
We accepted this invitation – within the limits of our possibilities, given the tight schedule – by organizing a demonstration in front of the U.S. Embassy in Rome on Saturday 8, in the morning (with about 200 participants in pouring rain, with several interventions by immigrants from South America) and participating with two banners in the afternoon demonstrations in Milan and Florence with the slogan: “Gaza, United States, Italy: NO to the deportation of Palestinians and immigrants”.
Of course, it doesn’t end there. Because our Free Network to fight against DDL 1660 is aware that in the quantitative and qualitative leap of state repression underway, the proletarians and immigrant populations are, for the Meloni government, a primary target to hit.


