Verso la due giorni di lotta del 29-30 novembre: il nostro punto di vista – Tendenza internazionalista rivoluzionaria, Laboratorio politico Iskra

La tendenza alla guerra è sempre meno una tendenza e sempre più una realtà concreta. A 1000 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina e a più di un anno dall’acuirsi del genocidio in Palestina, l’elezione di Trump ha portato una nuova accelerazione su più fronti alla scala globale. Proprio in questi giorni, la Russia ha testato nuove tecnologie missilistiche in risposta all’utilizzo di armi Nato sul suolo russo. Contemporaneamente, viene

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Il colpo grosso di Netanyahu nel nuovo quadro sociale israeliano

Il 17 marzo si voterà in Israele, il terzo mandato di Netanyahu è infatti arrivato al capolinea e il premier è convinto di potersene garantire un quarto con alleati più affidabili. Secondo un sondaggio del Jerusalem Post, invece, altri politici, meno legati a ricette del passato sarebbero preferiti dall’elettorato, come Moshe Kahlon o Gideon Saar, entrambi transfughi del Likud, lo stesso partito di Netanyahu. Kahlon, 54 anni, figlio di immigrati

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La tregua armata fra Israele e Hamas

La decisione del governo israeliano, comunicata il 29 agosto, di impadronirsi di 990 acri di terra palestinese a Gvaot, presso Betlemme, in West Bank conferma il target ultimo dell’aggressione israeliana a Gaza non è Gaza, ma la Cisgiordania. Il rapimento e l’uccisione dei tre studenti israeliani diventa per il ministro dell’economia Naftali Bennett la giustificazione dell’esproprio. Gvaot era stata occupata come presidio militare nel 1984, poi assegnata a 16 famiglie

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Fatah e Hamas. Una tardiva riconciliazione che unisce due debolezze

Il nuovo accordo fra le due frazioni palestinesi non unisce i due tronconi di una resistenza popolare diffusa e radicata, ma interrompe – o per lo meno sospende – uno scontro fra due dirigenze mercenarie, deboli e screditate, che non rappresentano un popolo ma al più una borghesia strettamente integrata col “nemico” – o meglio, col socio d’affari – sionista. Quello del 23 aprile 2014 è l’ennesimo tentativo di riconciliazione

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