Nel 2019 il Cile ha vissuto una vera e propria insurrezione popolare, con la partecipazione di grandi masse urbane che non si sono piegate sotto i colpi di una massiccia repressione governativa. Il potenziale rivoluzionario e di classe di questa insurrezione, che la repressione rischiava di far esplodere, è stato ingabbiato dall’ Accordo di Pace e per la Nuova Costituzione firmato da tutti i partiti e dallo stesso futuro presidente Gabriel
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8 anni di presidenza padronale
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rassegnato le dimissioni, come molti avevano preannunciato, al termine del semestre di guida italiana dell’Unione Europea. Viene citato come esempio di presidente assertivo, che ha oltrepassato i limiti imposti dalla Costituzione repubblicana per tutelare un interesse generale; ma un interesse generale della classe dirigente, aggiungiamo noi, non di tutti i cittadini. I commentatori dei giornali borghesi si sono soffermati molto su ruolo decisivo
Continua a leggereContro la Costituzione
La costituzione è la forma variabile della regolazione sociale. Frutto del compromesso resistenziale, amministra il diritto truffaldino borghese. Matrigna del lavoro salariato e dell’ipocrisia giuridica della “legge uguale per tutti”. Pacifista a chiacchiere, copertura ideologica della guerra di classe nei fatti. Difendere la costituzione, oggi come ieri, vuol dire difendere il sistema. Il contrario, cioè, di rivoluzionarlo. 19 ottobre: prendiamoci Roma! Soldi e morti a palate! 2 facce della medaglia
Continua a leggereLavoratori, sindacati e futuro politico dell’Egitto
Middle East Research and Information Project (MERIP) 130118 Lavoratori, sindacati e futuro politico dell’Egitto Joel Beinin – Nella settimana 15-22 dicembre 2012, tra due round di referendum sulla nuova Costituzione egiziana, i lavoratori hanno scioperato in tre grandi imprese industriali strategiche; in due hanno ottenuto velocemente quanto chiesto. – I 13 000 dipendenti della Eastern Tobacco (Compagnia Orientale del Tabacco) di Giza Company hanno ottenuto il ripristino degli incentivi di produzione,
Continua a leggereRepubblica Federale di Cina/Germania contro Cina (III)
Cina, Germania, opposizione borghese, rapporti potenza Gfp 101011 Repubblica Federale di Cina + Gfp 101007, Germania contro Cina (III) ● Dai primi anni 1990 circoli governativi, fondazioni di partiti e NGO tedeschi utilizzano i cosiddetti dissidenti cinesi per aumentare la pressione su Pechino anche manovrando l’opinione pubblica, o alla quale tali dissidenti vengono presentati come “difensori dei diritti umani” e, al di là della loro reale capacità di influenza, come possibili
Continua a leggereLa questione dei lavoratori apprendisti in Cina/Die Welt La rivolta potrebbe soffocare la crescita
Cina, scioperi, investimenti esteri, Ue, Grecia Wsj 100616 La questione dei lavoratori apprendisti in Cina NORIHIKO SHIROUZU + Die Welt 100615 La Rivolta potrebbe soffocare la crescita Johnny Erling ● Con la maggiore coscienza dei loro diritti legali, i lavoratori migranti della Cina stanno cominciando a mettere in discussione alcune pratiche padronali, come gli straordinari eccessivi e l’ampio utilizzo di “apprendisti”, con paghe molto inferiori al minimo salariale per legge,
Continua a leggereTrattato di Lisbona – Il processo di apprendimento europeo
Faz 091201 Trattato di Lisbona – Il processo di apprendimento europeo Günther Nonnenmacher Tesi FAZ: ● Il Trattato di Lisbona può facilitare il funzionamento della UE, ad es. grazie a nuove regole di voto, ma ● il percorso della UE verso di esso, entrato in vigore dal 1°dicembre, una via Crucis iniziata ufficialmente nel dicembre 2001, ha dimostrato che l’Europa ha ormai raggiunto i limiti della sua capacità di organizzazione
Continua a leggereLa poliarchia d’Europa
Gfp 081208 La poliarchia d’Europa ● Aumenta la pressione tedesca sui paesi contrari al trattato di Lisbona, Irlanda, Cekia, i due fattori di rischio per la sua ratifica: ● La Fondazione tedesca SWP (Stiftung Wissenschaft und Politik): si tratta di «organizzare la Poliarchia d’Europa”; o vale a dire: gli sforzi tedeschi mirano a sottomettere il continente europeo ancor più rigorosamente al controllo della sua maggiore potenza. o il CDU Hans-Gert
Continua a leggereUe, tocca alla Merkel «L'Europa deve ripartire dopo il no alla Carta»
Giuseppe Sarcina Inizia domani il semestre di presidenza tedesca E la Spagna convoca i «Paesi del sì» Mentre la SPAGNA convoca un vertice dei paesi UE che hanno ratificato la Carta costituzionale, la GERMANIA cerca di evitare uno scontro coi paesi che frenano sull’integrazione. BRUXELLES — La Cancelliera e la palude. A Berlino e a Bruxelles la diplomazia tedesca sta completando i preparativi per l’avvio del semestre di presidenza, fissato
Continua a leggereBlair gela la Merkel: «La Carta Ue? No, grazie»
DIETRO LE QUINTE BRUXELLES — Il finlandese, Matti Vanhaven, all’ultimo giorno da presidente di turno della Ue, si avventura sul campo minato. Il Consiglio europeo di Bruxelles scorre placidamente verso conclusioni tutto sommato innocue, quando Vanhaven comincia più o meno in questi termini: cari colleghi, dovremmo tornare sulla questione della «passerella», dobbiamo discutere se vogliamo rafforzare la nostra cooperazione in materia penale. Il tema è tanto tecnico quanto politicamente strategico.
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