Riceviamo e volentieri rilanciamo questa presa di posizione dei “Ferrovieri contro la guerra”, uno dei rari gruppi di lavoratori che in Italia si stanno esponendo in prima persona contro questo criminale eccidio. Ci permettiamo, però, di far rilevare loro – e ad una serie di altri compagni/e – che in queste denunce sarebbe sempre il caso di mettere in primo piano il “proprio” paese, il “proprio” stato, il “proprio” imperialismo,
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