L’ondata di rivolte nelle università e nelle scuole che di recente ha travolto il Bangladesh porta alla ribalta un paese di giovani, che a migliaia si affacciano sul mercato del alavoro e a cui un governo clientelare corrotto ed autoritario offre solo manganellate e qualche palliativo nei posti del pubblico impiego. La prima scintilla delle forti e sanguinose proteste non ancora concluse in Bangladesh è scoppiata il 1° luglio nell’Università
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