Il governo del Sudafrica responsabile della morte di 87 minatori a Stilfontein

La morte di fame e di stenti di 87 minatori a Stilfontein, Sudafrica, è un nuovo tremendo crimine di classedel governo borghese sudafricano diretto dal blocco tra ANC, Partito Comunista e la confederazionesindacale Cosatu. Un crimine della stessa efferatezza dell’uccisione di 34 minatori in sciopero della minieradi platino Lonmin da parte della polizia nel 2012. Anzi, ancora più spietato perché perpetrato nel corso didiversi mesi, con l’esplicito obiettivo di costringere

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Bangladesh, un paese in rivolta, dopo gli operai del tessile i laureati studenti e i net

L’ondata di rivolte nelle università e nelle scuole che di recente ha travolto il Bangladesh porta alla ribalta un paese di giovani, che a migliaia si affacciano sul mercato del alavoro e a cui un governo clientelare corrotto ed autoritario offre solo manganellate e qualche palliativo nei posti del pubblico impiego. La prima scintilla delle forti e sanguinose proteste non ancora concluse in Bangladesh è scoppiata il 1° luglio nell’Università

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Solidarietà con le proteste popolari in Iraq: dichiarazione dell’Alleanza dei socialisti del Medio Oriente e Nordafrica

Pubblichiamo la traduzione in italiano, a nostra cura, condividendolo, del comunicato dell’Alleanza dei Socialisti del Medio Oriente e Nord Africa sulle recenti manifestazioni di protesta in Iraq, represse nel sangue con circa 150 morti, delle quali poco o nulla è comparso sui media italiani. ************************* Le richieste di giustizia sociale e ridistribuzione economica contro le politiche distruttive neoliberiste non possono essere dissociate dall’opposizione al sistema politico a base confessionale. La

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Brasile – LA ‘MODERNIZZAZIONE’ DEL MERCATO DEL LAVORO A SEGUITO DELLA RIFORMA: PIU’ DISOCCUPAZIONE, PIU’ LAVORO INFORMALE E SCHIAVISTICO, PIU’ SALARI DA FAME, MENO SALARIO MINIMO.

Una delle menzogne che hanno accompagnato la propaganda a favore della Riforma del Lavoro e di quella Previdenziale è che avrebbero creato lavoro e l’economia si sarebbe da subito risollevata. Una ricerca IBGE del mese scorso smonta del tutto questa argomentazione, rivelando che nel 2017 in Brasile si registra un aumento della disoccupazione e del lavoro informale. Il tasso di disoccupazione risulta essere del 12,7%, record della serie storica risalente

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LAVORO ed EMARGINAZIONE NEL BRASILE DI OGGI

Forza lavoro Valor Econômico 29/9/17; Esquerda Diário 28,31/8; 15,18,25/9;2/10/17; CSPConlutas 18/8; 25/9;17/11/17 I brasiliani sono 260 milioni, 104 milioni sono impiegati e disoccupati, la seconda popolazione economicamente attiva nel mondo per dimensione. Secondo IBGE 90 milioni sono occupati, 14 milioni disoccupati. Ma queste cifre non tengono conto di chi non cerca più lavoro e considerano come occupato chi ha lavorato anche solo un’ora la settimana. Se tra i disoccupati consideriamo

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Partiti e schieramenti borghesi al voto del 4 marzo

La campagna elettorale ha visto la costituzione di tre poli ai quali viene accreditata la maggioranza dei voti: PD con il centro-sinistra, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia per il centro-destra, e M5S, più un gran numero di formazioni minori. Questi tre poli, ognuno collegato con personaggi dell’industria, del commercio e della finanza, e sostenuto da settori dei media, si candidano a gestire il prossimo governo per conto della borghesia.

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La povertà in Italia (e nel resto del mondo capitalistico) è di classe

Il rapporto Caritas sulla povertà in Italia integra i dati analoghi pubblicati da Ocse, Eurispes, Istat e conferma che in Italia, ottavo paese nel mondo per PIL, non solo i poveri sono raddoppiati in 6 anni, ma anche che la povertà è di classe. L’Istat, sempre filo-governativa, ha fatto del suo meglio per inserirsi nella campagna di “ottimismo” del premier Renzi, valutando che nel 2014 sul 2013 “la povertà non

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Le assunzioni “stabili” della “ripresa” renziana

Da diversi giorni molti mass-media, ma soprattutto il governo, ci danno buone notizie sull’andamento dell’economia, ma soprattutto dell’occupazione: la ripresa sarebbe dietro l’angolo, aumenta la fiducia, Jobs Act e Quantitave Easing farebbero già sentire i loro effetti. Allo scopo, il premier si è vantato di aver creato ben 79mila nuovi contratti a tempo indeterminato nei soli primi due mesi dell’anno, mentre il ministro del lavoro Giuliano Poletti il 30 marzo

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Miseria, disoccupazione, emigrazione. I proletari dell’Italia meridionale stritolati dalla crisi capitalistica

La tanto attesa ripresa economica, dell’arrivo della quale si mostravano sicuri analisti economici, banchieri e uomini di governo non si vede neanche col lanternino. I dati ufficiali, al contrario, mettono in evidenza una brusca frenata della Germania e una stagnazione senza speranza in Francia, vale a dire nei due stati più importanti del capitalismo europeo. L’economia italiana arranca pesantemente e se qualche minimo risultato si vede riguarda principalmente quelle imprese

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[Napoli] – 1° maggio – Lavoro o non lavoro salario garantito!!!

  Come confermano anche gli ultimi dati Istat, nel nostro paese la disoccupazione ha raggiunto cifre mai viste prima: il 13% in Italia, con oltre il 42% dei giovani che sono senza lavoro. Al sud e Napoli queste cifre sono almeno raddoppiate!!! Non avere un lavoro, in Italia significa anche non poter pagare l’affitto di casa, non poter mantenere i propri figli a scuola, non potersi ammalare perché gli ospedali

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