(Pistoia, 1887 – Lecco, 1978), sindacalista
Anarchico con forti influenze sindacaliste rivoluzionarie, segretario della CdL di Pistoia nel 1906, nell’estate 1907 si trasferì a Lugano, dove – secondo la Prefettura fiorentina – si dimostrò attivissimo nella propaganda rivoluzionaria riuscendo però “poco simpatico” ai socialisti del luogo, in massima parte riformisti. A fine novembre tornò a Pistoia. All’inizio del 1910 fondò il settimanale «La Rivolta», uscito fino a marzo, quindi tornò a Lugano per poi girovagare per vari cantoni. Nello sciopero edile di Ginevra, iniziato il 2 maggio 1911, fu oratore accanto ai ticinesi Giovanni Devincenti e Luigi Bertoni.
Secondo la Legazione italiana a Berna (13 ottobre 1911) era “il più attivo e violento propagandista anarchico che sia attualmente in Svizzera”. In quegli stessi giorni venne sospettato (con il maceratese Lelio Luzi, “capo” del gruppo anarchico di Zurigo e il veneto Umberto Adami) di progettare un attentato contro Giolitti. Resosi latitante, riapparve a Basilea nel 1912, dove rieditò «La Rivolta», trasferendo poi sé e la redazione a Lugano. Il 1° maggio 1913 venne arrestato su richiesta del procuratore federale di Berna ed espulso dalla Svizzera il 16 maggio per “propaganda anarchica” (apologia in una conferenza a Berna della Banda Bonnot).
Divenne interventista nel corso della Prima guerra mondiale (si arruolò volontario), poi fascista della prima ora, sansepolcrista e fondatore dei fasci di combattimento (23 marzo 1919).
Nel 1921 si trasferì a Lecco; fondò l’«Innovamento», giornale reazionario sostenuto dagli industriali locali e intorno al quale si concentrò il fascismo lecchese. Avviò una longeva attività editoriale che sarebbe proseguita anche dopo il secondo dopoguerra, legata in particolare al rapporto tra Lecco e I Promessi sposi, alla storia locale e persino allo spiritismo (rivista spiritista «Nuova Era di Luce», edita a Bergamo dal dicembre 1923).
FONTI: www.anarca-bolo.ch; psireport.wordpress.com/2020/04/15/bergamo-1924-una-storia-stravagante/