(Livorno, 1899 – 1938), fuochista delle Ferrovie
Schedato come sovversivo, partecipò allo sciopero del gennaio 1920. Nel 1923 fu licenziato politico in base al decreto Torre (“scarso rendimento”).
Dopo il licenziamento si trasferì a Chiappa (SP) dove aprì un laboratorio per la lavorazione delle pipe.
Nel 1934 chiese l’iscrizione al PNF, non ottenendola. Tornò a Livorno dove lavorò come falegname.