(Treviso, 1903 – Milano, 1968), operaio meccanico
Quindicenne, si avvicinò all’anarchismo e all’USI milanese. Individualista, subì vari arresti tutti collegati a bombe: hotel Cavour (1920), teatro Diana (marzo 1921), piazzale Giulio Cesare (1928). Fermato dopo la strage del Diana, fu accusato di aver partecipato alle riunioni di via Casale e di aver accompagnato Amleto Astolfi a mettere un ordigno alla centrale elettrica di Parco Sempione. Al processo venne condannato a quattro anni e due mesi di reclusione (Spoleto) e due anni di sorveglianza speciale.
In realtà fu sempre sorvegliato, fino al marzo 1941, quando venne reclutato nell’esercito e dieci mesi dopo inviato in Russia. Ferito, venne rimandato in Italia con congelamento agli arti inferiori e congedato.
FONTI: ACS-CPC.
FONTE IMMAGINE: Archivio PM