BISOGNI, Sesto

(Castelnuovo di Val di Cecina, 1885 – Roma, 1940), frenatore delle Ferrovie, deputato

 

Socialista massimalista, venne eletto al parlamento nel 1919 e riconfermato nel 1921.

Frenatore dal 1906, s’iscrisse al PSI nel 1909 e aderì all’ala massimalista. Trasferito da La Spezia a Siena nel 1917, fu corrispondente dell’«Avanti!», collaborò ai periodici socialisti «La Martinella» (Val d’Elsa) e «Bandiera Rossa» (Siena). Fu sempre a fianco delle lotte operaie della Boracifera nel “biennio rosso” e strenuo difensore degli ideali socialisti di fronte alla prepotenza del principe Piero Ginori Conti. Per tali motivi e con l’accusa di “incitamento all’odio di classe”, scontò tre mesi di carcere nel Mastio di Volterra. Tenne numerosi comizi a Castelnuovo, ricordando i tempi di quando manovale “…portavo le corbelline di calcina per la costruzione del palazzo Pierattini, conoscendo e soffrendo direttamente le dure condizioni di vita dei proletari…”.

Strettamente sorvegliato, venne definito dal prefetto impiegato sovversivo e pericolosissimo agitatore”, “intervenne e parlò in comizi pubblici apparentemente sul caro viveri, ma invitando i radunati ad una prossima e violenta azione per conseguire la sostituzione del proletariato alla borghesia… insomma un vero incitamento alla rivolta, incitamento nei termini più violenti e pericolosi, fatto in diversi paesi di questa provincia e certo anche in quella di Arezzo ov’egli si è spesso portato”.

Attivo nelle lotte del Biennio rosso, finì in parlamento, dove denunciò le violenze fasciste nel Senese. Nell’ottobre 1922 virò a destra aderendo al PSU con Turati, Treves, Matteotti. Venne licenziato dalle Ferrovie nel 1923 per “scarso rendimento” (Decreto Torre). Si stabilì a Roma lavorando nel commercio dei laterizi.

 

FONTI: info di M. Rossi; ACS-CPC; grazieallavita.blogspot

Leave a Reply

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.