CATENA, Mario

(Ancona, 1894 – Verbania, 1981), frenatore delle Ferrovie, operaio elettricista

 

Combattente nella Prima guerra, aderì al PCdI nel 1921. Ferroviere con la qualifica di frenatore, venne licenziato per “scarso rendimento” in base al decreto Torre che colpì 44mila ferrovieri sovversivi. Dicossupato e padre di quattro figli, da Ancona si spostò a Pallanza, assunto dalla SVEL. Dopo l’8 settembre 1943 rappresentò il PCI nel CLN di Verbania; fu arrestato più volte fino al giugno 1944, quando si svolse il pesante rastrellamento della Valgrande; le SS lo portarono nelle scuole elementari femminili di Intra, dove condivise la prigionia tra gli altri con Cleonice “Nice” Tomassetti (Capradosso, 1911 – Verbania, 1944), catturata a Corte Bué mentre tentava di unirsi ai partigiani, torturata e poi fucilata a Fondotoce. I racconti di Catena e del prigioniero Emilio Liguori fecero conoscere le brutali sevizie subite da Tomassetti.

Catena venne deportato in Germania (Gaggenau, Mannheim) e tornò in Italia a guerra finita.

 

FONTI: N. Chiovini, Clase III B, Cleonice Tomassetti vita e morte, Comitato Unitario per la Resistenza nel Verbano, 1981.

Leave a Reply

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.