(Asti, 1902 – 1976), cestaio
Comunista dal Ventuno, venne schedato come comunista pericoloso, arrestato nella retata del 1926 e denunciato al Tribunale Speciale; processato, fucondannato a 8 anni e 6 mesi di carcere (Soriano nel Cimino, Avellino, Pesaro); ne scontò sei, seguiti a tre anni di vigilanza speciale.
Nel 1944 aderì al PCInt, a stretto contatto con Mario Acquaviva, fino all’omicidio di quest’ultimo. Poi continuò l’attività come responsabile della sezione di Asti. Condusse una vita di miseria e di stenti, finendo anch’esso nel mirino degli stalinisti; l’intento di eliminarlo non si concretizzò. Nella scissione del 1952 seguì con la sezione lo spezzone di Programma Comunista.
FONTI: ACS-CPC