(Taibon Agordino, 1897 – Milano, 1967), maestro elementare, contabile
Partecipò alla Prima guerra, poi assunse l’incarico di ispettore delle Cooperative a Belluno e aderì al PSI; delegato a Livorno, passò al PCdI e fondò la sezione bellunese, il cui organo quindicinale era «Falce e Martello», poi «Dittatura Proletaria». Più volte fermato e arrestato, nel 1923 si trasferì a Milano. In quanto sostenitore della Sinistra venne colpito da provvedimento disciplinare dopo il congresso di Lione. Arrestato nel 1927, venne confinato (Lipari, Siracusa, Ponza). Negli anni Trenta e Quaranta fece parte del gruppo informale di comunisti di sinistra con Cecchina Grossi, Fortichiari, Mario Lanfranchi e Luigi Repossi.
Dopo il 1945 rientrò nel PCI ed operò nel settore delle Cooperative assieme a Fortichiari.
FONTI: F. Vendramini, Giusto Della Lucia, antifascista bellunese, «Protagonisti», nn. 3, 4, 5, 1981; B. Fortichiari, Antologia di scritti, a cura di Iniziativa Comunista-Livorno ’21, 1992