(Ancona, 1884 – 1974), operaio delle Ferrovie
Aderì all’anarchismo sin da giovane, durante il periodo della permanenza di Malatesta ad Ancona; risulta sottoscrittore della stampa anarchica, almeno sin dal 1920.
Durante l’occupazione nazista partecipò ad azioni di sabotaggio e, in particolare, facendo evadere dai vagoni piombati i deportati verso la Germania, sia direttamente che fornendo loro – durante le soste dei convogli nella stazione di Ancona – ferri utili per l’effrazione. Scoperto, evitò la fucilazione ma venne a sua volta deportato; secondo alcune fonti, nel novembre 1943, arrivò in un campo per internati militari italiani. Tornato in libertà nell’aprile/maggio del 1945 in cattive condizioni di salute, riprese l’attività politica, aderendo al gruppo “C. Berneri” (FAI) di Ancona, sostenendo la propaganda anarchica e, in particolare, Umanità Nova. Morì nel 1974. Al funerale civile parteciparono familiari, compagni e amici che ne ricordarono rettitudine e generosità.
MARCO ROSSI
FONTI: «Umanità Nova», 27 aprile 1974