MOMIGLIANO, Riccardo

(Cuneo, 1879 – Mondovì, 1961), giornalista

 

Di famiglia ebraica, aderì al Partito socialista, interruppe gli studi per dirigere la Federazione socialista comasca; fu segretario delle Camere del lavoro di Varese (1902) e Bologna (1910). Venne eletto deputato nel 1919; fu tra i principali animatori della Scuola di Clivio, consigliere dal gennaio 1921. Alla camera protestò contro le persecuzioni alla Scuola, denunciando

l’offesa che venne recata dai vostri funzionari ai nobili sacrifizi di questi lavoratori [..] I vostri funzionari hanno voluto punire dei lavoratori i quali, anziché aprire nuove bettole, hanno voluto aprire una nuova scuola. (Applausi all’estrema sinistra).

[Atti parlamentari. Seduta della Camera di giovedì 1° giugno 1922]

Nel 1925-1926 diresse l’«Avanti!». Dichiarato decaduto da parlamentare nel 1926, venne arrestato e condannato a cinque anni di confino, poi ridotti ad uno per intervento di Mussolini. Si trasferì a Torino fino al 1943, quando si rifugiò in Svizzera per sfuggire alle leggi razziali; a Lugano partecipò all’attività del Comitato di Liberazione Nazionale. Eletto all’Assemblea Costituente dopo la guerra, nel 1947 passò al PSLI di Saragat.

 

FONTI: «Il Nuovo Ideale»; storia.camera.it

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