(Ostia, 1936 – Roma, 2013), impiegato scolastico
Di estrazione proletaria, ebbe un infanzia durissima; persa la madre in tenera età, finì in orfanotrofio e poi in sanatorio per una TBC renale che gli costò l’uso dei reni, per tutta la vita fu costretto a vivere con un tubo ed una sacca. Proprio in sanatorio si avvicinò alla Sinistra comunista, per questo venne espulso dalla FGCI e perse il lavoro alla CdL di Ostia; si avvicinò ad Azione Comunista e dopo la fine dell’esperienza di AC seguì per un breve periodo il gruppo che diede vita a Lotta Comunista. Alla fine degli anni Sessanta, con parte del gruppo romano si staccò da Lotta Comunista ed aderì a “Il Programma Comunista”.
Fu attivo per tutti gli anni Settanta, dedicandosi anima e corpo allo studio del marxismo da autodidatta e alle lotte sul territorio; assieme al gruppo Azione Sociale partecipò alle lotte per la casa ad Ostia da parte dei cosiddetti Baraccati; partecipò all’occupazione dell’edificio IV novembre per farne un centro sociale; sostenne le occupazioni studentesche e perse il posto di lavoro. Dal 1976 al 1985 lavorò presso ditte meccanografiche in appalto INPS divenendo un protagonista delle lotte sindacali. Finita quell’esperienza per la chiusura delle società ove aveva lavorato si reiscrisse al collocamento obbligatorio degli invalidi civili ottenendo il lavoro di bidello nelle scuole. Si sposò una prima volta in età gia adulta con una infermiera conosciuta presso l’ospedale ove frequentemente era costretto e, rimasto vedovo, trovò un altra compagna con cui visse gli ultimi anni a Roma.
Dopo l’éclatement del 1982 rimase collegato al gruppo di “Programma”.
Maurizio è ricordato da chi l’ha conosciuto come un compagno esemplare, tenace e generoso, di grande bontà e generosità.
FONTI: «Il Programma Comunista», 1/2013; testimonianza di Mario Conclave, archivio PM; nuove info e correzioni del 18/9/24 di Daniele Zapelloni
FONTI IMMAGINE: frame del video su M. Pomarico su youtube a cura di Donatella Zapelloni