(Agra, 1897 – …), contadino
Combatté nella Prima guerra mondiale. Passatore, sfruttò la vicinanza della sua dimora al confine con la Svizzera per guidare sovversivi negli espatri clandestini sul monte Lema. Secondo la polizia era coadiuvato da Ferdinando Milani (confinato) e Alberto Ognibene (ammonito) di Colmegna. Sfuggito all’arresto nel 1938, espatriò in Svizzera e Francia (Alsazia) e venne iscritto alla Rubrica di frontiera, giudicato “pericoloso” in quanto in contatto con elementi anarchici. Arrestato a Bardonecchia nel febbraio 1939 mentre rientrava dalla Francia, confessò di aver aiutato cinque-sei individui ad espatriare sul Lema con compenso di 500 lire ed un altro, presentatogli da Giovanni Colombo di Agra, per 300 lire. Negò di essere in contatto col Soccorso Rosso. Condannato, venne inviato due anni al confino. Nel dicembre 1939 la moglie Palmira Badiali chiese un sussidio per lei e i tre figli a causa delle loro precarie condizioni economiche.
S’ignorano luogo e data di morte.
FONTI: ASVa