(Portoferraio, 1882 – ?), facchino
Residente a Portoferraio, anarchico, fu promotore di sottoscrizioni a favore della Scuola Razionalista di Clivio intitolata a Francisco Ferrer. Schedato come pericoloso e irriducibile, si avvicinò al comunismo. Nella retata contro i comunisti elbani del marzo 1931 venne arrestato per ricostituzione del partito comunista. Prosciolto dal Tribunale Speciale nel 1932 (decennale), restando iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze (lo trasferivano al bagno penale della Linguella). Nel settembre 1936 venne nuovamente arrestato per esaltazione della Repubblica Spagnola e canti sovversivi; condannato a 5 anni di confino (Ponza), nel 1938 la pena venne commutata in ammonizione, e fu prosciolto a Natale dello stesso anno. Nel 1942 era ancora vigilato.
Nel 1945 aderì al PCInt.
S’ignorano luogo e data di morte.
FONTI: M. D’Arco, A colazione col Duce, «Lo Scoglio», III quadrimestre 2006; Cronache rivoluzionarie a Portoferraio, PM