(Salussola, 1904 – ?, 1944), meccanico, contabile
Attivo nella FGCdI biellese, divenne funzionario di partito nel Triveneto. Arrestato a Trieste nel 1927, venne condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione e a tre anni di vigilanza speciale. Dimesso dal carcere di Ancona tre anni dopo espatriò clandestinamente in Francia, da dove raggiunse l’URSS, dove frequentò la scuola leninista. Tornato in Francia nel 1933, ruppe col PCI e simpatizzò per le posizioni trotskiste, senza aderire ufficialmente all’Opposizione. Nel 1936 raggiunse la Spagna, combatté col grado di maggiore in una formazione anarchica a Huesca (settore di Cimilla) e Teruel. Rientrato in Francia nel 1939, venne internato ad Argelès-sur-Mer, Saint Cyprien, Gurs, Vernet. Rimpatriato via Brennero, fu inviato al confino a Ventotene. Si ammalò di TBC. Liberato nell’agosto 1943 ritornò a Salussola.
Nel 1944 venne prelevato in paese da partigiani. “Fu processato con l’accusa di spionaggio a favore dei nazifascisti e fucilato il 30 agosto 1944”. Nell'”allegato 48″ dei documenti del processo Moranino, il nome di Zanotto appare in un elenco di persone eliminate nel Biellese e in Valsesia come spie o presunte tali. Ovviamente rispetto all’accusa di spionaggio nei suoi confronti non venne portata alcuna prova. Anche il reggente del 1943 della federazione biellese del PCI Idelmo Mercadino escluse ogni ipotesi di sospetto su di lui.
FONTI: Vercellesi, biellesi e valsesiani volontari antifascisti in Spagna, in www.storia900bivc.it; R. Gremmo, Il “trotskista” biellese Riccardo Zanotto incarcerato dai fascisti, eliminato dagli stalinisti, «Storia Ribelle» n. 1; R. Gremmo, Il comunista “Prometeo” ucciso dai partigiani biellesi, «Storia Ribelle» n. 18.