CROCI, Umberto

(Malnate, 1905 – ?), Muratore   Comunista dal Ventuno, nel 1927 organizzò con Alessandro Macazzola, Federico Destrieri, Carlo Menotti, Arturo Martinelli a Malnate la società dei “RAT”, gruppo sportivo-musicale che celava l’attività comunista comunista. Arrestato nel maggio 1927 venne condannato dal Tribunale Speciale a tre anni di carcere (Ancona). Liberato, rientrò a Malnate, due anni dopo nel 1932 espatriò clandestinamente in Francia insieme a Giuseppe Ossola; i due si arruolarono

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GALLORI, Angiolo “Baldi”

(Firenze, 1900 – 1974), incisore di metalli   Prima anarchico, poi comunista dal Ventuno, fu attivo negli Arditi del popolo. Schedato nel 1926, venne condannato al confino (Ustica, Ponza) per 3 anni per organizzazione comunista. Liberato nel gennaio 1930, venne incaricato dal partito con Alberto Bonciani e Faliero Focacci di eliminare la pericolosa spia Armido Cadente, ex comunista fiorentino arrestato che aveva stipulato il “compromesso” col questore Cammarota diventando “informatore

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CATENA, Mario

(Ancona, 1894 – Verbania, 1981), frenatore delle Ferrovie, operaio elettricista   Combattente nella Prima guerra, aderì al PCdI nel 1921. Ferroviere con la qualifica di frenatore, venne licenziato per “scarso rendimento” in base al decreto Torre che colpì 44mila ferrovieri sovversivi. Dicossupato e padre di quattro figli, da Ancona si spostò a Pallanza, assunto dalla SVEL. Dopo l’8 settembre 1943 rappresentò il PCI nel CLN di Verbania; fu arrestato più

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ROBERTO, Riccardo

(Alba, 1879 – 1958), avvocato   Avvicinatosi al socialismo negli ambienti universitari torinesi, laureatosi in Legge, fu attivissimo nell’Albese e nel Cuneese. Nel partito contrastò la corrente riformista. Nel 1902 fondò il giornale «Il Socialismo è il Sole dell’Avvenire» che fu pubblicato fino al 1921. Diede vita a numerose leghe e promosse agitazioni (lavoranti del legno, muratori, carrettieri, fornai, fornaciai, operaie tessili, viticoltori). Dopo il servizio militare negli anni della

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CANOVA, Lucia

(Garessio, 1904 – 1999), contadina Iscritta alla FIGS, fondò un giornale locale («La Falce»). All’inizio del 1920 fu invitata da Costantino Lazzari a partecipare alla riunione delle donne socialiste a Milano. “Arrivai a Milano in una sera grigia e piovosa. Alla stazione dovevano esserci dei compagni ad aspettare le delegate, tenendo in mano un garofano rosso o una copia dell’Avanti, per farsi riconoscere. Non vidi nessuno, mi sentivo un po’

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VOTA, Giuseppe “Bernardi” “Palotta”

(Avigliana, 1886 – Torino, 1935), falegname.   Iscritto al PSI, partecipò alla fondazione del PCdI con la “Circolare comunista”; dopo l’assassinio di Matteotti sostenne fermamente la tattica dell’Aventino disapprovando la decisione del partito di rientrare in Parlamento. Con Tasca firmò la mozione di Destra nella Conferenza clandestina alla Capanna Mara (maggio 1924). Nel periodo giugno 1923-agosto 1924 rappresentò la Destra con Tasca nel CE.

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POZZONI, Carlo

(Mendrisio, 1891 – ?), professore di filosofia   Tra il 1905 e il 1915 fu segnalato in Perù, negli Stati Uniti e in Messico. Fondatore del PCdI a Como assieme a Montanari e Tacchi, allora tutti bordighiani, diede le dimissioni da segretario della Camera del Lavoro di Erba, a maggioranza socialista, in quanto passato al PCdI. Nell’ottobre 1922 venne aggredito dopo uno scontro a fuoco coi fascisti; per quei fatti

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GILI, Argenite “Gilli Ergenite”

(Miagliano, 1896 – 1966), operaia   Secondogenita di dieci fratelli, entrò in fabbrica a 12 anni. Quattro anni dopo aderì alla FIGS e si attivò nella lega sindacale tessile; nel 1921 passò al PCdI. Licenziata nel 1926, andò in Russia con una delegazione di operai; trascorse alcuni anni all’estero, tra Russia e Francia. Il 10 luglio 1930 fu arrestata assieme a Camilla Ravera e Bruno Tosin nel noto episodio dell’imbarcadero

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BORTOLON, Pietro

(Saltrio, 1903 – …), carrettiere   Arrestato nel febbraio 1934 per propaganda comunista e associazione sovversiva in provincia di Varese, venne condannato a quattro anni di carcere; ne scontò due a Civitavecchia, poi venne scarcerato per amnistia. Nel frattempo rifiutò di associarsi alla domanda di grazia presentata dalla madre. Nell’aprile 1934 il fratello Severino* informò la polizia varesina di essere stato avvicinato da sconosciuti che gli proponevano di far pervenire

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CAPPA, Arturo Innocenzo Arduino “Ariel”

(Pisa, 1895 – Roma, 1971), avvocato, giornalista   Spregiudicato, immorale, avventuriero, combatté nella Prima guerra raggiungendo il grado di capitano. S’iscrisse al PSI a Roma scrivendo su «Il Comunista» (si firmava “Ariel Kappa”), ma al tempo stesso divenne agente segreto governativo in Russia nel dicembre 1919, inviato sotto copertura come giornalista dal Ministero degli Esteri per riferire di eventuali contatti tra bolscevichi e socialisti italiani; intervistò Trotsky e Georgij Čičerin ma

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