(Fiume, 1920 – Napoli, 2000), marinaio, capitano di Lungo Corso Nato il 1° aprile 1920 da padre di origini boeme e madre di origini ungheresi, sviluppa sin da piccolo la vitalità e la curiosità tipica delle famiglie multiculturali; in casa si parlavano il dialetto Veneto, l’Ungherese e il Croato. A 17 anni si diploma all’Istituto Nautico di Lussinpiccolo con due anni di anticipo e col massimo dei voti ottenendo
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POMARICO, Maurizio
(Ostia, 1936 – Roma, 2013), impiegato scolastico Di estrazione proletaria, ebbe un infanzia durissima; persa la madre in tenera età, finì in orfanotrofio e poi in sanatorio per una TBC renale che gli costò l’uso dei reni, per tutta la vita fu costretto a vivere con un tubo ed una sacca. Proprio in sanatorio si avvicinò alla Sinistra comunista, per questo venne espulso dalla FGCI e perse il lavoro alla
Continua a leggerePOCI, Giovanni
(Mesagne, 1895 – 1990), muratore Comunista dal Ventuno, fu uno dei principali organizzatori comunisti a Mesagne assieme ad Eugenio Santacesaria, che morirà nella Guerra civile spagnola. I due, schedati e perseguitati dal fascismo, nella seconda metà degli anni Venti emigrarono in Lussemburgo (Esch-sur-Alzette). Tornato in Italia, dopo alcuni anni trascorsi a Milano, Poci si spostò in Friuli, a Pinzano, dove entrò in contatto con Vincenzo Serena. Entrambi dopo il
Continua a leggereMAJEROTTI, Rita
(Castelfranco Veneto, 1876 – 1960), maestra elementare Alla vita e all’attività politica di Rita Majerotti è dedicato il libro di Mirella Mingardo: RITA MAJEROTTI La lunga militanza. Dagli esordi all’immediato secondo dopoguerra 305 pagine, euro 15, spese di spedizione comprese. Potete ordinarlo scrivendo al nostro sito: abbonamenti@paginemarxiste.org Di famiglia benestante, padre anticlericale e garibaldino, madre cattolica di origini aristocratiche, Rita insegnò nelle scuole elementari scontrandosi con le convenzioni dell’epoca. Socialista,
Continua a leggereRAVAZZOTTI, Mario
(Milano, 1899 – 1951), operaio Perseguitato dal fascismo, dopo la guerra aderì al PCInt, dove militò nella sezione di Milano. Morì in ospedale dopo una lunga sofferenza.
Continua a leggerePIZZIRANI, Pio
(Bologna, 1891 – Odessa, 1932), Meccanico, Ingegnere. Licenza elementare, attivista sindacale, nel 1920 fu eletto nel CE della CdL e nell’ottobre dello stesso anno al consiglio comunale di Bologna. Colpito da mandato di cattura per i fatti del 21 novembre a Palazzo d’Accursio si rifugiò nella Repubblica di San Marino. Comunista dal Ventuno, riparò in URSS. Processato in contumacia dalla corte d’assise di Milano (1923) venne condannato all’ergastolo. «Il
Continua a leggereSERENA, Vincenzo “Germoglio”
(Pinzano al Tagliamento, 1890 – 1953), manovale Comunista dal Ventuno, venne condannato al confino (Ponza). Rilasciato, emigrò in Belgio e in Francia dove aderì alla Frazione di Sinistra. Venne espulso da entrambi i paesi e iscritto nella Rubrica di frontiera. Tornato in Italia partecipò alla Resistenza (nome di battaglia “Germoglio”) come commissario politico del battaglione garibaldino “Mario Buzzi” comandato dal figlio Spartaco “Agile”, posizionato alle casere del Ciaurlec e tra
Continua a leggereRUTALI, Francesco
(…, 1899 – Milano, 1949) Militante della sezione milanese del PCInt, condusse una vita di stenti; abitava in un insalubre e tetro tugurio della periferia. “Le disgraziatissime condizioni di vita, l’assoluta mancanza di mezzi hanno contribuito ad affrettarne il decesso”. FONTI: «Battaglia Comunista» n. 3, 19-26 gennaio 1949
Continua a leggereCERIELLO, Ippolito
(Laviano, 1899 – Salerno, 1974), pubblicista. Prese il nome della madre Carusi Abbamonte Ippolita, la quale morì per le conseguenze del parto. Ippolito Ceriello visse in un ambiente famigliare agiata durante la sua fanciullezza, compì gli studi e prese parte alla prima Guerra Mondiale come volontario. Al suo ritorno da congedato nel 1919, predilisse la militanza nelle file del partito socialista, compì i suoi studi a Napoli laureandosi in Legge
Continua a leggereBRONZINI, Graziella “Veronica”
(Ivrea, 1942 – Cuorgnè, 2016) Militante di Programma Comunista dagli anni Sessanta, portò avanti l’attività nella sezione di Ivrea; nel 1975 venne eletta nella Sezione Sindacale Centrale. Nel 1981, quando la sezione di Ivrea, che accusò il Centro di “visione volontaristica e attivistica”, venne espulsa dal partito con le sezioni di Torino e Sud della Francia, la Bronzini si schierò col Centro. Nel 1982, alla vigilia dell’implosione di Programma
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