(Monte Fiorito oggi Montefiore Conca – 1893), tipografo, commerciante di alimentari.
Giovanissimo socialista dal 1906 a Trieste, invalido di guerra, viene eletto deputato per il PSI nel 1919; tra i fondatori della Lega Proletaria Mutilati Invalidi Reduci Orfani e Vedove di Guerra, di cui fu segretario politico nazionale nella prima metà del 1920, dopo l’ascesa del fascismo affrontò le squadracce. Comunista dal Ventuno, segretario della Federterra CGdL forlivese, nell’ottobre 1922 abbandonò l’Italia e fece parte della delegazione italiana al IV Congresso dell’IC. Nel 1923 fu fiduciario del partito a Vienna; espulso, passò in Francia dove organizzò l’organizzazione antifascista Fratellanza Romagnola. Rientrato nel PSI, con l’avvento di Badoglio tentò di tornare in Italia ma venne arrestato a Susa e incarcerato a Regina Coeli dove, nel 1944, fu protagonista di una rocambolesca evasione assieme a Sandro Pertini, Giuseppe Saragat, Luigi Andreoni (padre di Carlo) ed altri militanti partito socialista, organizzata dal comandante delle Matteotti Giuseppe Gracceva. Dopo la Liberazione Lunedei fu nominato segretario generale dell’ANPPIA.
S’ignorano luogo e data di morte.
FONTI: «Avanti!», ed. romana, 5 settembre 1947