Anche la catastrofe sanitaria e sociale provocata da una pandemia come il Coronavirus19 è un’occasione utilizzata dalle potenze capitalistiche per rafforzarsi rispetto ai concorrenti. La Cina ne è un esempio.Riportiamo il riassunto di un articolo pubblicato da Foreign Policy il 16/06/2020: La via della seta sanitaria è un vicolo cieco Per il Partito Comunista Cinese (PCC) il predominio delle reti globali del 5G è da tempo un obiettivo fondamentale delle
Continua a leggereMese: Giugno 2020
Come trasformare una vertenza sindacale in una notte di violenza antioperaia!
Denunciame la violenta aggressione della polizia ai lavoratori in lotta di fronte alla Fedex-TNT di Peschiera Borromeo e pubblichiamo il comunicato di SI Cobas e del Patto d’azione per un Fronte unico di classe. In Italia come negli USA e in tutti i paesi lo stato borghese ha il monopolio della violenza, e la usa al servizio degli interessi della classe dominante, contro i proletari che lottano all’interno e nelle
Continua a leggereSabato 6 giugno: un primo passo positivo sul cammino verso un fronte unico di classe
Un primo passo decisamente positivo sul cammino dell’unità delle lotte in una prospettiva anti-capitalista e internazionalista Il successo della giornata di mobilitazione nazionale indetta per sabato 6 giugno dal Patto d’azione per il fronte unico di classe non era scontato. Perché la forza che ha dato un impulso decisivo a questa iniziativa, i proletari della logistica organizzati nel SI Cobas, usciva da una prova coraggiosa e costosa in termini materiali:
Continua a leggereIl crack dell’Amerika (II)
Ripubblichiamo dal sito del Pungolo Rosso questo articolo sulle rivolte di questi giorni negli USA. Mentre decine di grandi città degli Stati Uniti sono piene di giovani neri, ma non solo neri, in rivolta; mentre la loro incontenibile furia costringe il duro Trump a rintanarsi come un coniglietto qualsiasi nel bunker della Casa Bianca; mentre la loro minacciosa forza costringe un certo numero di poliziotti a onorare in ginocchio George
Continua a leggereLe ultime dall’Amerika del capitale, e dalla nostra America (*)
(Articolo preso integralmente dal sito di Il Pungolo Rosso) Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo aggiornamento sull’evoluzione della situazione negli Stati Uniti dalla seguente pagina Facebook, il cui autore è impegnato a seguire questi avvenimenti con un’ottica e un sentimento internazionalista militante. Intanto le ultimissime di stamattina 3 giugno (fonte: The Guardian): circa 700 soldati della 82esima divisione aereo-trasportata si sono mossi dalla base di Fort Bragg in Nord Carolina con destinazione i sobborghi di
Continua a leggereAlleanze rivali e complicità sindacali nella cantieristica militare europea
É in corso a livello mondiale la modernizzazione e concentrazione della cantieristica, che vede la Cina ambire a raggiungere e superare gli Stati Uniti come prima potenza navale mondiale. Negli ultimi mesi, a livello europeo sono stati siglati accordi di cooperazione a vario titolo tra alcuni grandi gruppi al fine di poter competere, con accresciute dimensioni ed economie di scala, contro i giganti statunitensi, asiatici – Cina, Corea, Giappone –
Continua a leggereFACCIAMO PAGARE LA CRISI AI PADRONI!
L’emergenza pandemica sta evidenziando le contraddizioni strutturali di questo sistema in ogni suo aspetto del suo dominio. Un’emergenza epidemiologica non fortuita, ma strettamente connessa all’invasiva espansione della produzione capitalistica che non risparmia alcun ecosistema. Sono infatti in progressivo e costante aumento la deforestazione e la desertificazione, l’incremento irreversibile della temperatura terrestre che produce ciclicamente catastrofi naturali, l’agribusiness e l’allevamento intensivo. Un sistema che è fondato unicamente sulla ricerca della massimizzazione del
Continua a leggereArmi e potenze nel Mediterraneo al tempo del coronavirus
Negli ultimi mesi il coronavirus ha consentito a politici e media italiani di distrarre l’attenzione da ciò che avviene a poche decine di Km a sud dell’Italia. Dopo mesi dedicati a dibattere del “pericolo invasione”, della “minaccia” rappresentata dagli immigrati, oggi ben pochi sollevano il problema che la Libia sia diventata una polveriera o che il Mediterraneo sia affollato non di navi da crociera, ma di navi militari. Ignorata dai
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