Luci e ombre della lotta dei portuali della costa atlantica

Un picchetto dei portuali ILA con gazebo pro Trump L’1 ottobre 2024 il sindacato dei portuali americani, ILA (International Longshoremen Association), che organizza 35.000 portuali in 36 porti della costa orientale degli USA e del Golfo del Messico, alla scadenza del contratto di lavoro ha proclamato lo sciopero, dopo avere rifiutato il rialzo dell’offerta di aumento, dal 40% al 50% su sei anni, da parte delle compagnie portuali e di

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Contro i divieti lo ribadiamo: libere e liberi di lottare contro guerra, genocidio, DDL 1660

Comunicato della Rete Liberi/e di lottare contro il DDL 1660 Sabato 5 ottobre, nonostante i divieti, 10.000 persone sono scesi/e in piazza rispondendo alla chiamata dei Giovani Palestinesi e dell’Udap e seguendo l’indicazione di non indietreggiare dinanzi alla posizione autoritaria della Questura di Roma e del Viminale. Dopo che, per giorni, avevano alimentato un clima di terrore, la gestione complessiva della giornata di sabato si è concretizzato in un modo

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Sabato 5 ottobre, tutti/e a Roma! – Rete Liberi/e di lottare – Fermiamo insieme il DDL 1660

Sabato 5 ottobre, tutti/e a Roma! Allo stato di polizia rispondiamo con la mobilitazione di massa, affermando il nostro diritto di scendere in piazza! Era nell’aria da giorni, e alla fine il divieto a firma Piantedosi per la manifestazione del 5 ottobre per la Palestina è arrivato.“Rischi per l’ordine pubblico”: con questa formuletta il governo Meloni si illude di mettere in archivio la prima manifestazione nazionale nell’era del Ddl 1660.E

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Argentina: concentrazione di massa a Comodoro Py ha richiesto che i combattenti perseguiti siano scagionati

Basta perseguitare il movimento piquetero Questo martedì 24 si è svolta in Argentina una massiccia concentrazione davanti ai Tribunali Comodoro Py, contemporaneamente a diverse azioni di solidarietà internazionale (davanti alle rappresentanze diplomatiche argentine in Cile, Brasile, Messico, Francia, Italia, Grecia e Turchia) chiedendo che i colleghi del Polo Obrero ingiustamente perseguiti siano scagionati. Oggi il Dipartimento di Giustizia ha dovuto pronunciarsi sui ricorsi presentati che dimostrano che si tratta di

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Lunedì 23 settembre, a Roma e a Milano, presidi di solidarietà con il Polo Obrero argentino, nel mirino del governo Milei (italiano – Español)

Lunedì prossimo, 23 settembre, si terranno due presidi di solidarietà con il Polo Obrero argentino messo sotto attacco politico e giudiziario dal governo ultra-reazionario di Milei, alla vigilia di una importante udienza giudiziaria che si terrà il giorno dopo a Buenos Aires, nel corso di un procedimento in cui Milei & Co. pretendono di arrivare a dichiarare il Polo Obrero, componente combattiva del movimento piquetero e protagonista da anni e anni

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Nella lunga estate calda, i soldati ucraini e russi hanno battuto il record di diserzioni – Gruppo anarchico Assembly Kharkov

Dal sito Il Rovescio riprendiamo questo interessante documento del gruppo anarchico “Assembly” di Kharkov. La sua importanza sta innanzitutto nel fatto che “buca” in modo essenziale e del tutto privo di retorica la menzognera cappa di ferro entro cui l’“informazione” ufficiale racchiude la narrazione della guerra fra NATO e Russia sul suolo ucraino. Una propaganda che, a seconda del fronte da cui proviene – qui in Italia ed Europa siamo martellati senza

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Signornò!

La guerra imperialista tra NATO e Russia sul territorio ucraino dura ormai da trentuno mesi ed ha tutta l’aria di voler continuare ed estendersi, non solo al territorio della Russia “in profondità”, ma anche a diversi altri paesi, coinvolgendo in varia maniera imperialismi e borghesie nazionali di ogni latitudine e di ogni schieramento. Come abbiamo scritto più volte, e ribadito in ogni occasione, per noi internazionalisti il compito principale di

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Bangladesh: il governo del banchiere “filantropo” Yunus reprime le lotte operaie, con la benedizione del capitale nazionale e internazionale

Da due settimane in Bangladesh sono riprese con forza le proteste dei lavoratori, in particolare nell’industria del tessile abbigliamento, cui il padronato ha risposto con la serrata. Il nuovo governo del “filantropico” Yunus ha coordinato e messo in campo, su richiesta dei padroni delle fabbriche nelle zone industriali di Savar, Ashulia e Gazipur, un’operazione congiunta di repressione che vede coordinati polizia, esercito, guardie di confine e… la “polizia di fabbrica”,

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