Bangladesh, un paese in rivolta, dopo gli operai del tessile i laureati studenti e i net

L’ondata di rivolte nelle università e nelle scuole che di recente ha travolto il Bangladesh porta alla ribalta un paese di giovani, che a migliaia si affacciano sul mercato del alavoro e a cui un governo clientelare corrotto ed autoritario offre solo manganellate e qualche palliativo nei posti del pubblico impiego. La prima scintilla delle forti e sanguinose proteste non ancora concluse in Bangladesh è scoppiata il 1° luglio nell’Università

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Kenya: insorgenze proletarie nell’Africa nera

Continuano in Kenya le forti proteste iniziate da oltre tre settimane, il 18 giugno, e innescate da una serie di provvedimenti fiscali contenuti nella legge finanziaria. L’opposizione è iniziata sui social media con l’hashtag #RejectFinanceBill2024. X, TikTok, Instagram e altre piattaforme sono servite ai giovani kenioti per esprimere la loro rabbia, raccogliere fondi e mobilitare le proteste di strada. Sono stati pubblicati video per spiegare la legge in diverse lingue,

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Le elezioni in Francia: la novità più interessante, per noi, è la piazza.

Tutti i commenti della stampa e degli opinionisti sottolineano l’esito a sorpresa delle elezioni in Francia, ovvero la mancata vittoria del RN di Le Pen-Bardella, ma la cosa era nell’aria, e lo si era intuito dai commenti stizziti di tutte le destre del “globo terraqueo”, quando il fronte delle sinistre aveva annunciato l’accordo di desistenza con i macroniani. Gli esponenti di Rassemblement National, cui avevano fatto subito eco quelli della

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A TRE ANNI DALLA MORTE DI ADIL
LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il 18 Giugno del 2021 di fronte i cancelli della Lidl di Biandrate a Novara viene ucciso Adil Belakhdim, sindacalista Si Cobas, da un camion intento a forzare il picchetto di sciopero. Adil muore nell’adempimento del suo lavoro, rivelando al mondo quanto è pericoloso occuparsi seriamente dei diritti dei lavoratori in Italia. Nel 1843, nel momento in cui la nascente società borghese – così come noi la conosciamo oggi –

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Primo Maggio 2024
Lavoratori del mondo contro le guerre, la preparazione alla guerra e l’economia di guerra

Settimana dopo settimana le trombe e i tamburi di guerra si fanno sempre più forti, con l’Europa in prima linea. Mentre infuria il massacro imperialista in Ucraina, con la Russia che sta prevalendo, i membri europei della NATO invocano e pianificano la “preparazione alla guerra”, l’”economia di guerra”, la ripresa della coscrizione militare, fomentando il nazionalismo e la xenofobia. Sul confine orientale dell’Eurasia, nel Pacifico, il governo giapponese sta revisionando

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Contro guerre e fascismo
INTERNAZIONALISMO

A quasi 80 anni dalla “Liberazione” squillano le trombe del riarmo, del nazionalismo, dell’economia di guerra; e al governo sono tornati i nipotini di coloro dai quali ci saremmo “liberati”… Razzismo istituzionale contro gli immigrati, sfruttamento senza freni e morti nei luoghi di lavoro, militarizzazione delle scuole per preparare i cervelli della futura carne da cannone: i nipotini del fascismo e quelli dei “liberatori” ci stanno riportando verso la guerra

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Report on the International Day of Mobilization against the Wars of Capital on February 24

A first step of organized proletarian internationalism / Revolutionary Internationalist Tendency – SI Cobas The road to a first international day of action against the wars of capital on 24 February was not easy, but it was crowned with success. Most of the path towards the constitution of an international and internationalist proletarian united front against the wars of capital and against the tendency towards a third apocalyptic world war

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Report sulla giornata internazionale di mobilitazione contro le guerre del capitale del 24 febbraio

Un primo passo dell’internazionalismo proletario organizzato (TIR e SI Cobas) Report sulla giornata internazionale di mobilitazione contro le guerre del capitale del 24 febbraio – un primo passo dell’internazionalismo proletario organizzato Il cammino per arrivare ad una prima giornata internazionale di azione contro le guerre del capitale il 24 febbraio scorso non è stato agevole, ma è stato coronato da successo. La maggior parte del percorso verso la costituzione di

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Appello per una giornata di mobilitazione internazionale e internazionalista contro le guerre del capitale

“Pagine Marxiste” sin dal suo sorgere ha sempre lavorato per l’affermazione di una politica internazionalista e internazionale nel movimento proletario. Per il superamento degli “steccati” storici delle correnti rivoluzionarie dentro un percorso di lotta comune contro lo sfruttamento e le guerre del capitale. Per la ricostruzione del partito rivoluzionario nel vivo dello scontro di classe. La strada è ancora lunga e difficile, ma riteniamo che l’accelerazione delle contraddizioni borghesi che

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Ecuador: tra narcos e malgoverno, gli indigeni indicano ai lavoratori la strada della lotta

Pubblichiamo dal sito del Si Cobas una interessante intervista a un delegato originario dell’Ecuador, paese di cui anche in Italia si è occupata la cronaca. L’Ecuador in questi ultimi anni è salito alle cronache internazionali per il dilagare di violenze efferate, omicidi mirati e massacri da parte di una rete di bande armate (i più noti sono Los Lobos) e organizzazioni criminali che stanno tenendo in ostaggio il paese, seminando

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