[Napoli] Sabato 20 aprile – presentazione del libro “Diario di una lotta” degli operai Irisbus

20aprile

Gli operai dell’Irisbus sono un esempio di lotta che oggi fa da insegnamento nel resto del paese. Gli operai, organizzatisi come Comitato e scavaldando le sigle sindacali che troppo spesso hanno posto i freni alle battaglie e all’avanzamento della vertenza, stanno andando in tutta Italia a presentare la loro lotta.

SABATO 20 APRILE – ORE 18.00
A VILLA MEDUSA OCCUPATA – VIA DI POZZUOLI 110

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “DIARIO DI UNA LOTTA”
Con i compagni del Comitato Resistenza Operaia dell’Irisbus
evento facebook

Comunisti per l’Organizzazione di Classe
Laboratorio Politico Iskra

Siamo un comitato “auto-organizzato” ci chiamiamo Resistenza Operaia e dal 7 luglio 2011 lottiamo contro un destino di chiusura imposto dalla Fiat e assecondato dai Governi Berlusconi e Monti.
Alcuni di noi sono stati iscritti, o sono ancora iscritti ad un sindacato, ma la vicenda che abbiamo vissuto ci ha fatto sentire l’esigenza di svincolarci dalle logiche sindacali perché purtroppo riteniamo i loro accordi, formali e informali, responsabili delle nostre sconfitte.
Per questo abbiamo deciso di camminare in autonomia, di auto-organizzarci e di cercare di estendere il conflitto quanto più possiamo, solo così, solidarizzando e ribellandoci potremo raggiungere qualche risultato.
Da tempo ormai la lotta di classe è stata dismessa con la complicità dei sindacati che hanno rincorso la concertazione e spento ogni tipo di movimento operaio con la conseguente perdita di tanti diritti dentro e fuori le fabbriche.
Ma siamo convinti che purtroppo la crescente rassegnazione o il semplice e mortificante “pensare ai fatti propri” abbia portato la perdita di una coscienza di classe necessaria ai nuovi tempi e ai nuovi modi di sfruttamento.
Siamo convinti infatti che oggi il conflitto di classe sia più necessario che mai perché la lotta i “padroni” contro di noi non l’hanno mai dismessa.
Per questo noi dobbiamo riappropriarci della nostra autonomia, della nostra forza e della nostra collettività, per questo noi dobbiamo ribellarci ora e subito altrimenti andremo sempre più in fondo schiacciati per sempre dalle logiche infami del capitale e del suo mondo.
Ci verranno a dire che siamo antichi, che il 900 è ormai finito, che esistono i padroni buoni, ma noi sappiamo che non è così perché i recenti fatti dimostrano il contrario.
È antico chi ci porta indietro, chi riduce le conquiste, è antico Marchionne che affronta la crisi dell’auto come si è sempre fatto cioè tagliando sugli operai, è antica la Fiat che propone accordi balordi in cui anche andare in bagno diventa una cosa impossibile,
sono antichi i sindacati che ratificano tutto ciò che le aziende propongono, è antica l’idea che il profitto venga prima degli uomini, è antico pensare che bisogna aumentare la produttività e diminuire i salari.
Tutto questo è antico.
Noi invece vogliamo lottare per il progresso, per il futuro, e per progresso intendiamo il progresso degli uomini, non delle cose.
Noi vogliamo lottare contro le logiche di ha rubato il nostro tempo e ne dispone a suo piacere. Noi vogliamo lottare per un mondo più umano.
Perciò noi continueremo a resistere finché la nostra fabbrica riapra e si continuino a fare gli autobus necessari per il trasporto pubblico in Italia, ma soprattutto chiediamo a voi di unirci per tentare di rivendicare più diritti e più uguaglianza, vi chiediamo di organizzarci per far sentire la nostra voce contro le delocalizzazioni delle fabbriche e soprattutto per proporre ed ottenere la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario perché solo lavorando di meno potremo lavorare tutti ed è l’unico sistema per far pagare la crisi ai capitalisti e alle banche che l’hanno procurata.

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