Valsusa, affari e manganello

Il governo ha cacciato con la violenza poliziesca il presidio degli attivisti della Valsusa che vigilavano contro l’inizio dei lavori del TAV Torino-Lione. Denunciamo questa grave aggressione ed esprimiamo solidarietà agli attivisti feriti. Ancora una volta lo Stato mostra il suo carattere repressivo, di comitato d’affari della classe dominante, e ci conferma nella nostra lotta per una società senza classi e senza Stato. La questione TAV Torino-Lione va vista sotto

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Contro la finanziaria e la guerra (sciopero del 25 dic)

Lo sciopero di oggi contro la Finanziaria non deve servire a tirare la volata elettorale ad un nuovo governo Prodi (che di finanziarie ne ha già varate anche di peggiori per i lavoratori), ma a difendere gli interessi della classe lavoratrice. Ė vergognoso che le Confederazioni abbiano revocato lo sciopero per i lavoratori della scuola, con la scusa che il Consiglio dei ministri ha finalmente firmato il contratto scaduto da

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Contro l’imperialismo italiano nell’interpretazione di Berlusconi come in quella di Prodi

In Irak continuano i massacri, da una parte e dall’altra. Il grosso dei morti sono civili, operai, donne, bambini, sia da parte sciita che sunnita, ma si contano solo i soldati americani (oltre 2 000 “volontari”, in gran parte proletari costretti a fare da carne da cannone per avere la cittadinanza, per avere pagati gli studi).Sotto le lenti deformanti della campagna elettorale tutti gli attori cercano di confondere le carte.

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Massacri di lavoratori in Irak – Due schieramenti reazionari

Quale “ordine” regna in Irak, sotto il tallone degli eserciti occupanti – 170 mila uomini armati di cui 3 mila italiani? Essi hanno solo scatenato terrorismo e guerra civile.Da due anni e mezzo non passa giorno senza notizie di massacri di civili. Nelle ultime settimane, in corrispondenza dell’adozione della bozza di Costituzione, vi è stata un’escalation: quasi mille morti tra gli sciiti su un ponte sul Tigri, schiacciati per il

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Katrina mette a nudo laceranti ineguaglianze sociali

L’uragano Katrina ha colpito le coste degli Stati Uniti e subito ha rotto argini e dighe che nessun ingegnere poteva garantire: quelli del capitalismo, di una società in cui tensioni e violenze esplodono improvvisamente quando saltano gli usuali meccanismi di controllo.Era stato previsto da giorni, eppure i morti sono “migliaia”. Nessuno ancora sa quanti siano rimasti intrappolati nelle case, quanti annegati nelle strade, decine di migliaia le persone ancora a

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l’8 per mille……….e l’imperialismo italiano

Irak I lavoratori pagano per una missione di "pace" che produce una media di 30 morti al giorno, il giornale della Confindustria ci dice quanto (sole24ore, 23/8/2005) "Circa un miliardo e trecentomila euro. È questo il conto della missione italiana in Irak." "..Almeno fino a tutto il 2005. Per il prossimo anno infatti il Governo dovrà stanziare nuove risorse per la partecipazione all’operazione " Antica Babilonia", come per altro avviene

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Lotta operaia in India repressa dalla polizia

Nel silenzio quasi generale dei mezzi di comunicazione nostrani, fra il 25 e il 26 luglio ha avuto luogo un significativo episodio della lotta di classe in India. foto da "The Times of India" A Gurgaon, nello Stato dell’Haryana (area di Delhi) si sono verificati duri scontri tra i lavoratori della Honda Motorcycles and Scooters India Ldt e la polizia, che cercava di bloccarne il corteo.Nello stabilimento si producevano circa

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Contro l’imperialismo e il suo terrorismo

Gli efferati attentati terroristici di Londra mostrano ancora una volta l’imbarbarimento della politica e della società borghesi. New York, Kabul, Baghdad, Istanbul, Madrid, Londra: il terrorismo di settori minoritari di una borghesia parassitaria, gonfia di petrolio e dollari, frustrata nelle sue ambizioni di guidare i popoli arabi e nelle sue velleità di potenza, risponde al terrorismo su vasta scala – chiamato guerra – delle potenze imperialiste massacrando alla cieca i

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Resistenza e lotta di classe

Per i comunisti rivoluzionari, l’attualità della Resistenza e della lotta antifascista sta nell’istinto di classe che la lotta antifascista ha portato con sé. Un istinto che neanche i limiti che l’egemonia borghese riuscì ad imporre al moto resistenziale, ingabbiandolo, sono riusciti a cancellare, nonostante sessant’anni di retorica patriottica costruita dalle correnti politiche staliniste, cattoliche, liberali, che influenzarono la direzione della Resistenza.Oggi, sessant’anni dopo, siamo di nuovo a ricordare l’attualità della

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