Ma quale pace? Lega e Cinquestelle sono alla ricerca di nuove sponde imperialiste per gli interessi del sistema-Italia

A seguito delle recenti convulsioni della politica internazionale, Lega Nord e M5S, insieme ai cespugli di AVS organicamente abbarbicati al PD come le cozze allo scoglio, ci tengono ad apparire come quelli che “vogliono la pace”. Gli unici in ambito parlamentare veramente “amanti della pace”. Ma questa è solo l’apparenza delle cose. La sostanza è tutt’altra. Entrambi questi partiti sono alla ricerca di nuove sponde imperialiste per tutelare al meglio gli interessi

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I mostruosi costi della guerra (II)

Con la messa in rete di questa nuova immagine continuiamo a fornire degli strumenti di agitazione utili a contrastare – a livello di massa – la martellante propaganda di guerra che in Italia, come in tutta l’Europa occidentale, è partita con l’intero apparato dei mass media di regime mobilitato allo spasimo. Il ministro Crosetto, ad esempio, da azionista e dirigente dell’industria bellica qual è, già sta vendendo al pubblico la

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Venezia – una manifestazione per la Palestina, che ha parlato alla “gente comune”

Ieri a Venezia la Palestina, che la macchina coloniale sionista-occidentale cerca invano dicancellare da un secolo, ha fatto arrivare la sua voce. Una voce che si è sentita forte echiara, in una zona molto affollata della città – dalla stazione ferroviaria a Rialto. Non era scontato perché la giornata di solidarietà al popolo e alla resistenza palestineseper gridare “stop immediato al genocidio”, contro lo stato sionista e i suoi protettori

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Produrre di più per devastare e massacrare di più

Sulla necessità, razionalità e addirittura moralità del riarmo europeo, e non solo, vengono ogni giorno elaborati teoremi da propinare alla gente per ingannarla. Il riarmo viene presentato come necessario alla difesa dei valori occidentali, cristiani del continente contro il despota Putin (che crede anch’egli ai valori cristiani tradizionali, e ne fa continuamente mostra); come indispensabile per la difesa della debole e aggredita Ucraina contro il potente aggressore russo[1] (questo detto

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15 marzo: come sempre, la guerra divide. Senza scampo.

In questi giorni in cui si sta dibattendo attorno alla manifestazione del 15 marzo, ci è venuto in mente che questa è la seconda volta che un quotidiano della famiglia Agnelli/Elkan arriva a convocare una manifestazione di massa. La prima volta fu nell’ottobre 1980, con la convocazione della “marcia dei 40.000” dipendenti della Fiat, quadri, capi, capetti, crumiri. Dalle pagine del giornale “La Stampa” fu lanciato l’appello a tornare al

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Mobilitiamoci contro il riarmo, la guerra, il governo Meloni e le finte opposizioni del Pd e della “sinistra” – Tir / Iskra / Movimento 7 novembre (Italiano – English)

Questo è il testo del volantino della TIR, Iskra e Movimento 7 novembre, che è stato distribuito giovedì mattina alla Fincantieri di Marghera, e sarà distribuito oggi [15 marzo] a Milano, Napoli, Genova e in altre città in cui ci saranno iniziative contro il riarmo e la guerra, di denuncia della UE e del governo Meloni, ma anche delle finte opposizioni che scendono in campo a Roma per l’UE e

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40.000 soldati in più. Ed è solo l’inizio.

È del 9 marzo la notizia che i soldati italiani aumenteranno di 40.000 unità. Tra finte smentite e vere anticipazioni, il militarismo tricolore fa un altro passo avanti su cui non possono esserci dubbi. Il ministro della guerra Crosetto, già firmatario con Piantedosi e Nordio del ddl ex 1660, un provvedimento da stato di polizia, si appresta a potenziare le Forze Armate del “nostro” Stato imperialista affinché siano più rispondenti

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4^ Assemblea nazionale della Rete Libere/i di lottare contro il DDL 1660 – Milano, sabato 15 marzo, nella sede del SI Cobas

Le pressioni esercitate negli ultimi mesi attraverso la mobilitazione contro il DDL Sicurezza (1660/1236), le proteste nelle piazze, gli scioperi dei lavoratori, l’astensione delle camere penali dello scorso novembre, nonché le critiche della magistratura e di alcuni settori della base sociale della destra, hanno messo in luce le contraddizioni interne alla stessa maggioranza di governo, contribuendo a rallentarne l’iter di approvazione Questo dilazionamento dei tempi non ci illude: sappiamo bene

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Lectio magistralis? Sì, di falsificazione della storia

Il 2 febbraio Mattarella ha tenuto una cosiddetta “Lectio Magistralis” agli studenti dell’Università di Marsiglia. Sin da subito si sono levate qui in Italia lodi sperticate nei confronti del presidente della repubblica, come se avesse rivelato al mondo intero chissà quali somme verità… Il solito lecchinaggio istituzionale da parte dei fautori del pensiero mainstream, teso questa volta a diffondere una spessa coltre fumogena su ciò che sta realmente accadendo a livello internazionale. Non a

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All’armi, all’armi…

Chi avrebbe sospettato mai che il ministro della difesa Crosetto avesse qualche problema freudiano! Eppure è così, e in una crisi catartica ha accolto con grande soddisfazione, personale, particolare, commosso e devoto, la proposta di Von der Leyen di scorporare le spese per armamenti dal Patto di Stabilità. In poche parole questo vuol dire che quelle spese non entreranno nel computo dei bilanci degli stati europei. Liberi tutti di spendere

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