Dopo le false promesse, dopo i 316 di Nola, le migliaia di cassintegrati, e i suicidi degli operai della fabbrica, l’ennesimo atto criminale da parte della FIAT. Stamattina sono arrivate 6 lettere di pre-licenziamento per i membri del Comitato Cassintegrati Fiat, a seguito delle iniziative di lotta organizzate all’esterno della fabbrica di Pomigliano, e dello stabilimento di Nola.
Alle richieste dei cassintegrati di un nuovo piano industriale che permetta il reintegro dei più di 2000 cassintegrati presenti ora a Pomigliano, la risposta è la repressione più dura e pesante, il licenziamento definitivo e l’allontanamento dalla fabbrica.
A chi chiede un lavoro, a chi chiede miglioramenti salariali e non crede nelle barzellette inscenate dai sindacati confederali, la risposta è sempre la stessa: la Fiat non si tocca, e chiunque ne danneggi l’immagine è un criminale da condannare è allontanare.
Criminale è chi affama gli operai, prima sfruttandoli sulle catene di montaggio, poi facendoli fuori con cassintegrazione e licenziamenti.
A questo ennesimo atto criminale di Marchionne e della Fiat rispondiamo insieme a questo attacco: non lasciamo soli i cassintegrati Fiat!
Uniti si Vince!