C’è stata nei giorni scorsi un’ampia consultazione sulla bozza di Manifesto proposta dai promotori delle assemblee on line del 21 luglio e del 4 agosto, e fatta circolare tra i partecipanti alle stesse. La grandissima parte degli organismi che hanno aderito a questa Rete ha accettato il testo così com’era; altri, invece, hanno presentato proposte di integrazione o di piccole specificazioni che abbiamo inserito, senza ovviamente modificare in nulla il
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Comunicati generici
Il DNA della Cina d’oggi: capitalismo, o cosa?
[Italiano-English] La Cina è la prima o seconda potenza mondiale (a seconda di quali parametri si utilizzano). Dalla sua presenza e influenza è oggi impossibile prescindere in qualsiasi campo, dell’economia come della politica. Senza fragore ma con sistematicità lo Stato cinese, in parallelo con le imprese cinesi, è andato ampliando la sua sfera di influenza nel mondo, formando un proprio “campo” geopolitico concorrente con quello dei vecchi imperialismi occidentali +
Continua a leggereDomenica 4 agosto, ore 10. Assemblea on line contro il nuovo “decreto sicurezza” / DDL 1660
Questo il link per la riunione di domenica 4 agosto, con inizio alle ore 10: https://meet.google.com/kot-gkjn-rpr Riportiamo qui di seguito la convocazione della riunione fatta alcuni giorni fa. Sappiamo bene di sfidare tutte le consuetudini consolidate nel chiamare una riunione in agosto e di domenica, ma nel momento in cui ci sono segnali di una volontà del governo Meloni di accelerare ulteriormente l’iter di esame nelle Commissioni del DDL 1660 Piantedosi-Nordio-Crosetto
Continua a leggereIL NUOVO PROTAGONISMO DEL PROLETARIATO ARGENTINO TRA SCIOPERI, INSORGENZE E GUERRIGLIA (1960-1975) (7)
Pubblichiamo la settima puntata della ricostruzione della storia della lotta di classe In Argentina, a cura di G. Giusti. Parte prima: I presupposti del “Cordobazo” Nelle rievocazioni storiche del periodo più “alto” fin’ora espresso dalle lotte del proletariato argentino (1960-’75) è abbastanza diffusa l’abitudine di datare l’inizio di tutto dal famoso “Cordobazo” del maggio 1969. Quando cioè, come vedremo, un’intera città (seconda come importanza alla sola Buenos Aires) si rivolta
Continua a leggereBangladesh, un paese in rivolta, dopo gli operai del tessile i laureati studenti e i net
L’ondata di rivolte nelle università e nelle scuole che di recente ha travolto il Bangladesh porta alla ribalta un paese di giovani, che a migliaia si affacciano sul mercato del alavoro e a cui un governo clientelare corrotto ed autoritario offre solo manganellate e qualche palliativo nei posti del pubblico impiego. La prima scintilla delle forti e sanguinose proteste non ancora concluse in Bangladesh è scoppiata il 1° luglio nell’Università
Continua a leggereNo alla pena di morte per Sherifeh Mohammadi Presidio a Milano in Piazza Cordusio sabato 13 luglio
Riceviamo e condividiamo questo appello dei compagni iraniani: Ai compagni e le compagne combattenti di Si Cobas: come gruppo di iraniani residenti in Italia, vi informiamo che la vita di un’attivista sindacale donna è in grave pericolo nelle oscure prigioni del regime iraniano.Sharifeh Mohammadi è stata condannata a morte dal “Tribunale Rivoluzionario Islamico di Rasht” in Iran. Nell’atto d’accusa il suo crimine è stato descritto come “coordinamento alla creazione di
Continua a leggereBombardamento d’amore dei lobbisti: come il Labour è diventato il partito delle grandi imprese
Un’indagine di OpenDemocracy rivela la campagna segreta di lobbying di massa che ha plasmato le politiche di Starmer Riproduciamo di seguito la traduzione di ampi estratti di questo articolo di openDemocracy, che mette a nudo la realtà della democrazia borghese: il sempre più stretto rapporto tra il potere economico concentrato nei grandi gruppi e lo Stato, attraverso gli apparati politici in questo caso del Partito Laburista. Tutto questo avviene sopra
Continua a leggereUn governo laburista per il grande capitale
I britannici hanno votato. Ma il risultato delle elezioni è tutt’altra cosa rispetto al loro voto. Valanga laburista? I laburisti hanno ricevuto 9,7 milioni di voti, perdendo oltre 500 mila voti sul 2019, e oltre 3 milioni sul 2017, ma sono balzati da 201 a 412 seggi, conquistando una maggioranza assoluta di 174 seggi in più rispetto alle opposizioni, analoga a quella conquistata dal primo governo Blair nel 1997 (418
Continua a leggereKenya: insorgenze proletarie nell’Africa nera
Continuano in Kenya le forti proteste iniziate da oltre tre settimane, il 18 giugno, e innescate da una serie di provvedimenti fiscali contenuti nella legge finanziaria. L’opposizione è iniziata sui social media con l’hashtag #RejectFinanceBill2024. X, TikTok, Instagram e altre piattaforme sono servite ai giovani kenioti per esprimere la loro rabbia, raccogliere fondi e mobilitare le proteste di strada. Sono stati pubblicati video per spiegare la legge in diverse lingue,
Continua a leggereLe elezioni in Francia: la novità più interessante, per noi, è la piazza.
Tutti i commenti della stampa e degli opinionisti sottolineano l’esito a sorpresa delle elezioni in Francia, ovvero la mancata vittoria del RN di Le Pen-Bardella, ma la cosa era nell’aria, e lo si era intuito dai commenti stizziti di tutte le destre del “globo terraqueo”, quando il fronte delle sinistre aveva annunciato l’accordo di desistenza con i macroniani. Gli esponenti di Rassemblement National, cui avevano fatto subito eco quelli della
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