Pirelli “nazionalizzata”… dalla Cina con capitali… americani

Uno dei marchi blasonati della grande industria italiana, dopo essersi accasato coi russi, passa sotto controllo cinese. Un epilogo che è un compendio della geopolitica del capitale. Non plaudiamo né esecriamo, né ci stupiamo: il mercato è mondiale e il capitale è internazionale. Marx lo scrisse già più di 160 anni fa, vent’anni prima che nascesse la Pirelli. E concludeva: “Proletari di tutti i paesi, unitevi!”. È questa parte della

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La caduta del prezzo del petrolio nella guerra di spartizione della rendita

La caduta del prezzo del petrolio, con un dimezzamento da oltre 110 a meno di 60 $ al barile mentre scriviamo, inverte un ciclo di alti prezzi iniziato con il nuovo secolo, che faceva seguito a un ciclo discendente iniziato con il controshock petrolifero del 1979 seguito al primo shock del quadruplicamento del 1973-74. Nella figura: prezzi a dollari costanti del 2010 per barile Le cause di fondo risiedono nelle

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Israele, il quadrilatero militare e il nuovo affollamento nel Mediterraneo Orientale

Una delle costanti che tutti danno per scontata in politica estera è l’asse privilegiato Israele-Usa, quindi l’idea di Israele “gendarme statunitense” in Medio oriente per questo ampiamente foraggiato, armato e difeso. Il dato della spesa americana per Israele e delle forniture militari è incontrovertibile. Il vicepresidente Joe Biden ha informato il Senato Usa che la sola amministrazione Obama, dal 2008, ha fornito a Israele 17 miliardi di $ in aiuti

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La nuova assertività cinese: fanta-economia o linea di tendenza?

I grandi mutamenti geopolitici si misurano in decenni, ma a volte episodi contingenti consentono di registrarli o almeno di mettere a fuoco in maniera più chiara i cambiamenti. E’ quello che si può dire degli ultimi incontri internazionali (vertice Asem a Milano il 16 e 17 ottobre, vertice Apec a Pechino il 10-11 novembre, G20 a Brisbane il 15 e il 16 novembre – nota 1), che hanno visto la

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Brasile al bivio dopo le presidenziali

La vittoria di misura di Dilma Rousseff alle presidenziali di fine ottobre (con il 51,6% al ballottaggio con Aecio Neves che si ferma al 48,4%) non fa che registrare una spaccatura non risolta all’interno della classe dirigente brasiliana (Nota 1). Determinante per la sua vittoria è stato il voto degli stati più poveri, dove percentualmente sono più numerosi i beneficati dai programmi di sussidi come la Bolsa Famula e Fome

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Grandi e medie potenze al vertice eurasiatico a Milano: vuote trattative di pace ma affari d’oro

Dopo la presidenza italiana del semestre europeo e in attesa dell’expo 2015, a Renzi è toccata un’altra occasione in termini di immagine, il summit ASEM tenutosi a Milano il 16-17 ottobre. Si tratta del decimo Asia-Europe Meeting, che si tiene ogni due anni alternativamente in Asia ed Europa (il primo fu nel 1996). A Milano ci sono state due new entry, Croazia e Kazakhstan. I paesi membri in tutto ora

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Continua il supersfruttamento dei lavoratori nel gruppo Jabil fornitore di Apple

Inchiesta di China Labor Watch sulle fabbriche cinesi del gruppo americano Jabil a Wuxi, in Cina, che producono i coperchi di iPhone 6. L’inchiesta è stata condotta tramite investigatori che sono entrati come operai nella fabbrica Jabil Green Point. Orario di lavoro settimanale che arriva fino a 77 ore, straordinari accumulati fino a 158 ore (quattro volte le 36 ore previste dalla legge cinese) con un salario ancora inferiore alla

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Giovani in piazza ad Hong Kong: “primavera asiatica”, un’altra TienAnMen o cos’altro?

Per spiegare quanto sta avvenendo a Hong Kong i giornalisti tendono a usare questi due termini di paragone, le primavere arabe e la più grande rivolta studentesca mai vista in Cina. Ma la storia raramente si ripete uguale nello stesso paese o nello stesso tempo in luoghi diversi. I giovani liceali e universitari che si sono mobilitati a Hong Kong in comune coi proletari e i giovani arabi del 2011

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Il nuovo picco nella campagna anticorruzione in Cina è sintomo delle difficoltà economiche e sociali

La campagna anticorruzione scatenata da Xi Jinping in Cina non accenna ad attenuarsi; è più ampia, incisiva e capillare delle analoghe campagne condotte da Jan Zemin e Hu Jintao per rafforzare la propria posizione e riaffermare la preminenza di Pechino sul resto della Cina; secondo WSJ è la più estesa dai tempi di Mao; nel 2013 sono stati condannati 182 mila funzionari a tutti i livelli di governo e in

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Il veleno della tecnologia uccide i lavoratori cinesi

Il 28 dicembre 2013 il ventiduenne operaio cinese Ming Kunpeng si è suicidato perché ammalato di leucemia, causata dal benzene, prodotto cancerogeno costretto a manipolare quotidianamente, senza adeguate protezioni, nella fabbrica di prodotti elettronici ASM Pacific Technology, fornitrice di Apple. Uno dei tanti operai cinesi del settore spinti al suicidio dalle disperate condizioni di lavoro e di vita. La sua storia è una delle numerose storie raccontate nel documentario “Chi

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