Primo Maggio di lotta contro guerra, riarmo e stato di polizia – Rete Libere/i di lottare

Questo Primo Maggio arriva tra rumori sempre più assordanti di guerra e tintinnii di manette. E se questo non bastasse, sembrano alle porte inflazione e recessione come portato della guerra dei dazi scatenata da Washington, la super-potenza in declino che ormai si comporta apertamente come stato-canaglia, e cerca affannosamente di arginare la forza economica e politica crescente del suo “avversario strategico” sul mercato mondiale: la Cina. Una cosa è certa:

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Nel crescente caos dei rapporti inter-imperialistici… TIR – Iskra – Movimento 7 novembre

Nel caos crescente dei rapporti inter-imperialistici, è sempre più evidente che la tendenza allaguerra è ormai dominante e guida le mosse di tutti gli Stati, a partire dalle grandi potenze.Il declino dell’egemonia degli USA e l’emergere della Cina, potenzialmente in grado di insidiarnela leadership mondiale, ha assestato un colpo mortale alla vecchia divisione del mondo, avviandola fase della sua ridefinizione globale e lasciando intravvedere la prospettiva di un conflittomondiale dalle

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I lavoratori marocchini sfidano la macchina bellica sionista, e si preparano a bloccare le navi Maersk che portano in “Israele” componenti di F-35

Rilanciamo questo post dei GPI che denuncia ancora una volta la “complicità attiva e strutturale” della multinazionale danese Maersk nel genocidio in corso a Gaza e nella devastazione di tutta la Palestina per mano dell’asse stato sionista/Stati Uniti/Italia/Unione europea. E dà conto della solidarietà proletaria al popolo e alla resistenza palestinese, che viene dai portuali del Marocco affiliati all’Union marocaine du travail (UMT), che si preparano a bloccare le navi

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I mostruosi costi della guerra – III

Terza ‘puntata’ della nostra serie sui mostruosi, anti-proletari, anti-umani, anti-ecologici costi della guerra. Qui di seguito il richiamo alle precedenti immagini. Fonti:https://defence-industry.eu/germany-to-order-18-leopard-2a8-main-battle-tanks/https://en.wikipedia.org/wiki/Leopard_2#cite_ref-5https://it.wikipedia.org/wiki/Leopard_2#cite_note-4https://www.cittadinanzattiva.it/comunicati/10716-asili-nido-e-mense-scolastiche-presentato-il-nostro-dossier.htmlhttps://www.altroconsumo.it/vita-privata-famiglia/mamme-e-bimbi/news/inchiesta-asili-nido

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Ma quale pace? Lega e Cinquestelle sono alla ricerca di nuove sponde imperialiste per gli interessi del sistema-Italia

A seguito delle recenti convulsioni della politica internazionale, Lega Nord e M5S, insieme ai cespugli di AVS organicamente abbarbicati al PD come le cozze allo scoglio, ci tengono ad apparire come quelli che “vogliono la pace”. Gli unici in ambito parlamentare veramente “amanti della pace”. Ma questa è solo l’apparenza delle cose. La sostanza è tutt’altra. Entrambi questi partiti sono alla ricerca di nuove sponde imperialiste per tutelare al meglio gli interessi

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Un ex-pilota israeliano chiede la fine del genocidio a Gaza

Un ex-pilota dell’aviazione israeliana, Yonatan Shapira, che già in precedenza abbiamo ospitato su questo blog, ha dato negli scorsi giorni un’intervista all’agenzia di stampa turca Anadolu che val la pena di riportare. Non rivela fatti nuovi, ma c’è un giudizio lucido su quanto sta avvenendo a Gaza, ed è significativo che a darlo sia un ebreo cittadino israeliano, anti-sionista ovviamente. Purtroppo, finora almeno, le defezioni dalle forze armate sioniste appaiono limitatissime per

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“La nuova bozza di accordo tra Stati Uniti e Ucraina è terribile”

Poiché nulla di chiaro, e tanto meno di ufficiale, arriva sui colloqui tra l’amministrazione Trump e Zelensky (cosa più che comprensibile trattandosi di una rapina a mano armata), riprendiamo qui la pre-valutazione che ne fa il deputato della Rada ucraina Zheleznyak, già in altra occasione critico nei confronti del governo per la sua indifferenza alle necessità della spesa sociale. Ciò che egli sostiene è, quanto meno, verosimile. E conferma in

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I mostruosi costi della guerra (II)

Con la messa in rete di questa nuova immagine continuiamo a fornire degli strumenti di agitazione utili a contrastare – a livello di massa – la martellante propaganda di guerra che in Italia, come in tutta l’Europa occidentale, è partita con l’intero apparato dei mass media di regime mobilitato allo spasimo. Il ministro Crosetto, ad esempio, da azionista e dirigente dell’industria bellica qual è, già sta vendendo al pubblico la

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