(Milano 23 settembre 1900 – 1979), Operaio
A 16 anni partecipò alle manifestazioni contro il caroviveri e la guerra. Due anni dopo s’iscrisse alla FIGS; nel 1920 aderì alla frazione dei comunisti unitari. Dopo la scissione di Livorno venne nominato segretario della FGCdI di Milano. Nell’aprile, in seguito a un suo articolo sul settimanale «Avanguardia», venne per la prima volta arrestato e rinchiuso a San Vittore per un mese. Nel settembre, al suo rientro dal III Congresso dell’IC, venne nuovamente arrestato; tornato in libertà, lavorò con Fortichiari all’apparato illegale; nel 1924 fece il “fenicottero”. Dopo un altro arresto il Partito lo inviò in URSS (Leningrado) a completare gli studi. Nello scontro tra Trotsky e Stalin si schierò con quest’ultimo; dal 1928 svolse attività di “fenicottero” in Svizzera e a Parigi. Nel dicembre 1934, arrestato a Biella, venne deferito al Tribunale Speciale e condannato a 22 anni di reclusione. Nell’aprile 1944, arrestato e tradotto a San Vittore per attività antifascista, venne inviato al campo di concentramento di Fossoli e da qui a Mauthausen. Al suo arrivo venne assegnato al sottocampo Arbeitlager di Linz, dove si collegò con altri lavoratori coatti italiani dando vita a un’organizzazione di resistenza. Nei giorni della liberazione fu tra i dirigenti della Sezione dell’Oberdonau del CLN dell’Alta Italia. ufficialmente riconosciuta dagli Alleati al momento della liberazione dell’Austria, sorta per migliorare le condizioni di vita degli ex internati favorendone il rimpatrio. Rientrato in Italia alla fine del giugno 1945, ricoprì vari incarichi nella Federazione milanese del PCI e nell’ANPPIA.
FONTI: ANPPIA, Antifascisti nel Casellario politico centrale, q. X; Foto: archivio PM