Qualche settimana fa a Cagliari un gruppo di famiglie proletarie ha presidiato per giorni l’assessorato alle politiche sociali rivendicando il pagamento degli arretrati del sussidio di povertà dovuto dal Comune. Alcune donne di queste famiglie ridotte miseria e a cui evidentemente la politica “progressista e di sinistra” del sindaco in quota SEL di Cagliari non basta a riempire lo stomaco, con una forma di protesta clamorosa, sono entrate in due supermercati del capoluogo sardo, uscendo senza pagare e urlando: “dobbiamo dare da mangiare alle nostre famiglie”.
Ora una nuova azione di esproprio proletario in un supermercato COOP, simile nella forma ma molto più cosciente e organizzata viene attuata ad Afragola (Napoli), dove già a dicembre era stata condotta un’azione simile. Non dubitiamo che la borghesia e i suoi servitori che scrivono sui giornali cercheranno di trasformare questa azione di lotta in una “azione criminosa”. Non dubitiamo nemmeno che i falsi amici della classe lavoratrice del per esempio i venduti che dirigono CGIL, CISL, UIL, UGL condanneranno questa azione dicendo che non è così che si “portano avanti le legittime istanze di disoccupati e cassintegrati”. Affermeranno questo con la pancia piena e tutte le comodità della vita garantite dal loro lavoro tanto utile al capitale che persino nella relazione dei servizi segreti sulla sicurezza si rende merito al ruolo dei sindacati nella tenuta della pace sociale in questa fase di gravissima crisi.
Noi comunisti rivoluzionari ovviamente siamo consapevoli che l’esproprio di un giorno di un supermercato non risolverà i problemi dei disoccupati, come però del resto uno sciopero operaio non risolverà certo le sofferenze causate dallo sfruttamento del padrone che per quei quattro soldi di salario che elargisce spreme i lavoratori fino allo sfinimento fisico e mentale. Tuttavia,come lo sciopero è una scuola di guerra per la classe lavoratrice che lottando per il salario e la riduzione dell’orario di lavoro si autoeduca alla più generale lotta contro il sistema di sfruttamento capitalistico, le azioni di esproprio proletario,condotte da disoccupati,cassintegrati che non riescono ad arrivare alla fine del mese sono un mezzo attraverso cui questi proletari rendono manifesta la loro volontà di non subire passivamente la privazione del soddisfacimento dei bisogni più elementari. Come comunisti ci auguriamo che azioni come queste siano il preludio ad una più generale estensione dell’organizzazione e della lotta dei cassintegrati e dei disoccupati per la garanzia di un salario.
19 aprile 2014 alle ore 20.24
Per Vincere, Occorre Organizzarsi!
La crisi continua a colpire sempre di più le fasce più deboli della popolazione. I governi cambiano promettendo nuove e migliori condizioni di vita, ma emanano decreti che precarizzano ancora di più il lavoro, che costringono i giovani ad anni di lavoro non garantito e non retribuito. Il Job Act è solo l’ennesimo colpo ai diritti dei lavoratori, e non fa altro che aumentare i livelli di precarizzazione precarizzare del lavoro. Nel frattempo migliaia di famiglie proletarie non arrivano più neanche a metà mese.
Oggi disoccupati, precari e studenti hanno protestato alle casse dell’ipercoop di Acerra per ribadire che le feste ormai sono solo per i padroni!.
Per chi da anni lotta per un impiego e per un salario garantito lo stato riserva solo repressione!
Aumentano tasse, bollette, assicurazioni, ticket sanitari; aumenti che vanno ancora più a gravare la condizione di chi da tempo è senza un salario!.
L’azione di oggi all’ipercoop di Acerra nasce dalla rabbia di chi non riesce più a vivere a queste condizioni e organizzatosi rivendica:
- reintegro a salario pieno per tutti i cassintegrati e licenziati
- salario garantito per disoccupati e precari
- riduzione generalizzata dell’orario di lavoro: lavorare meno, lavorare tutti!
- il diritto alla casa, all’ambiente e ai servizi sociali
- no a discariche e inceneritori: per la raccolta differenziata e una vera bonifica dei nostri territori
Uniamo le forze per un movimento unitario di lotta, costruiamo una cassa di resistenza in difesa di tutti gli sfruttati!
UNITI SI VINCE!
vi invitiamo pertanto Giovedì 24 aprile ore 17, all’assemblea pubbica che si terrà presso palazzo Giusso
(Università Orientale)