(Suno, 1875 – Borgosesia, 1945), maestra elementare
Insegnò nelle scuole comunali di Milano nel 1901; dal 1906 al 1909 collaborò a «La Scuola popolare», organo sindacale della corrente socialista dei maestri elementari. Nel 1910, influenzata da Anna Kuliscioff, aderì al PSI, attiva nella Federazione delle cooperative, all’Università popolare, nei Ricreatori laici e nell’Unione magistrale nazionale. Nello stesso tempo collaborò come aderente al Gruppo femminile della sezione milanese alla redazione del periodico del movimento femminile socialista «La Difesa delle Lavoratrici». Sostenne la corrente intransigente-rivoluzionaria e, con Fortichiari e Repossi, fu attivissima antimilitarista, venendo processata e condannata (1916), e due anni dopo incarcerata. Al XVI Congresso nazionale del PSI (Bologna, ottobre 1919), si pronunciò a favore dell’espulsione dei riformisti. Nel 1921 rimase nel PSI, militando nella frazione terzinternazionalista fino alla confluenza dei “terzini” nel PCdI (1924). Allontanata dall’insegnamento, svolse attività clandestina per il Soccorso Rosso.
FONTI: «Avanti!»; M. Mingardo, Cronache rivoluzionarie a Milano (1912-1924).