
Riceviamo e volentieri pubblichiamo, come forma minima di solidarietà con le militanti e i militanti coinvolti – sequestrate/i per 7 ore in questura, colpite/i da perquisizioni corporali, denunce e fogli di via. La migliore risposta ad una repressione statale sempre più aggressiva è il rafforzamento e l’allargamento della denuncia e della lotta organizzata contro l’incombente approvazione del DDL Piantedosi-Nordio-Crosetto. (Red.)
BLOCCATA LA LEONARDO s.p.a.
Questa mattina [il 13 gennaio], Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione hanno bloccato l’ingresso della Leonardo s.p.a. a Brescia.
“Leonardo è la prima produttrice bellica europea e contribuisce alla morte di migliaia di persone negli attuali conflitti in corso e nel genocidio in Palestina”, dichiara Elisa, una delle persone incatenate. “L’industria bellica produce morte sia con gli effetti diretti della devastazione delle bombe, sia con le ingenti emissioni provocate dalla loro produzione.”
Mentre il mondo continua a bruciare, ricordiamo oggi il legame tra crisi climatica e industria bellica, per uno stop agli armamenti, per la riconversione della produzione delle aziende militari come la Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina.
Esigiamo che lo Stato Italiano e la Leonardo rispettino la nostra costituzione, ripudiando la guerra e ridirottando i finanziamenti bellici nella lotta al collasso climatico e sociale.
#FreePalestine #StopGenocide #ClimateJustice
È SUCCESSO DI NUOVO: COSTRETTE A SPOGLIARSI IN QUESTURA
Dopo oltre 7 ore di fermo in Questura, sono state rilasciate le 23 persone di Extinction Rebellion, Palestina Libera e Ultima Generazione che erano state fermate dopo la manifestazione alla Leonardo spa di Brescia.
Appendiamo con dolore che molte delle persone socialmente identificate come donne sono state costrette a spogliarsi e a eseguire piegamenti sulle gambe, trattamento non riservato invece alle persone di sesso maschile.
Tutte le persone sono state denunciate arbitrariamente per reati pretestuosi e altre espulse da Brescia con dei fogli di via obbligatori. Sì, la solita misura di prevenzione del codice antimafia che viene illegittimamente notificata dai Questori di tutta Italia sotto ordine diretto del Ministero dell’Interno.
Si conclude così una giornata piena di abusi in divisa che apre una nuova ferita nella gestione del pubblico dissenso in questo Paese.
Abusi che raccontano, ancora una volta, che contestare le politiche genocide ed ecocide della Leonardo – la principale azienda bellica partecipata dallo stato italiano – non è assolutamente consentito.
Chiederemo giustizia, anche questa volta, affinché il diritto al dissenso venga difeso, onorato e protetto.
Ripetiamolo insieme: sorella, non sei sola!
#climadimerda#repressione#ddlsicurezza